Riapre il parco museo Virgilio: un testo teatrale per il via

Il Parco Museo Virgilio è pronto a riaprire le porte. Lo farà sabato alle 16 in occasione della giornata mondiale della poesia indetta dell’Unesco e della giornata internazionale delle foreste indetta dalle Nazione Unite.
A teatro al museo
Verrà così celebrata la Giornata della Poesia e delle Foreste nei Parchi letterari con lo spettacolo teatrale “Il testamento di Virgilio” portato in scena dall’Accademia teatrale “F. Campogalliani”. Autrice del testo teatrale è Chiara Prezzavento, mentre la regia è curata da Maria Grazia Bettini. Lo spettacolo è gratuito: per la visita alle strutture museali sarà invece necessario acquistare il relativo biglietto.
Un debutto positivo
La stagione 2024 ha visto un afflusso importante di visitatori, tra i quali cittadini del comune e del territorio provinciale, studenti e turisti italiani e stranieri, che hanno dato un riscontro molto positivo sia in merito al sito sia con riferimento agli allestimenti museali, in prevalenza di carattere multimediale. «Questo successo - commenta l’amministrazione di Borgo Virgilio - motiva il nostro Comune a investire, anche per l’anno 2025, sull’implementazione della realtà museale gestita dalla Fondazione Virgilio. Una collaborazione, quella tra le due istituzioni, che si è dimostrata vincente».
Lo spettacolo teatrale
Lo spettacolo esplora il dilemma dell’autore tra arte e memoria, mettendo in scena un Virgilio tormentato che cerca di distruggere la sua Eneide incompiuta, mentre i suoi personaggi si ribellano al loro destino. «Tradizione vuole che, in punto di morte, Virgilio abbia chiesto la distruzione della sua opera incompiuta, il poema che ancora non si chiamava Eneide - spiega l’autrice del testo teatrale, Chiara Prezzavento - Ma il poema era una straordinaria celebrazione di Roma e del suo mito, bella nella sua incompiutezza: Vario Rufo, poeta a sua volta e amico di Virgilio, non obbedì alla richiesta ed ebbe da Augusto l’incarico di curare la pubblicazione dell’Eneide così come Virgilio l’aveva lasciata».