un atto di Chiara Prezzavento
Regia di Maria Grazia Bettini
RASSEGNA STAMPA
CULTURA E SPETTACOLO
“Il testamento di Virgilio” per la riapertura del Parco Museo di Pietole

PIETOLE (BORGO VIRGILIO) – Sabato prossimo, alle ore 16, il Parco Museo Virgilio riaprirà ufficialmente le sue porte in occasione della Giornata Mondiale della Poesia e della Giornata Internazionale delle Foreste, entrambe indette dalle rispettive organizzazioni internazionali, Unesco e Nazioni Unite. L’inaugurazione della stagione 2024 sarà celebrata con lo spettacolo teatrale “Il testamento di Virgilio”, un’opera dell’Accademia Teatrale “F. Campogalliani”, scritta da Chiara Prezzavento e diretta da Maria Grazia Bettini. L’evento, che rientra nel programma de “I Parchi Letterari”, è gratuito, mentre l’ingresso alle strutture museali sarà soggetto all’acquisto di un biglietto.

Il Parco Museo Virgilio ha registrato un afflusso significativo di visitatori durante la stagione 2024, accogliendo residenti, studenti, turisti italiani e stranieri. L’installazione multimediale delle collezioni ha riscosso particolare apprezzamento. Questo successo ha spinto l’Amministrazione comunale di Borgo Virgilio a confermare, anche per il 2025, l’investimento nel potenziamento della realtà museale, gestita dalla Fondazione Virgilio. “La collaborazione tra il Comune e la Fondazione si è dimostrata vincente”, affermano i rappresentanti locali, guardando con ottimismo al futuro della struttura.

Il testamento di Virgilio. L’Accademia Teatrale Campogalliani a Pietole
22 marzo, Borgo Virgilio (Mn). In occasione della giornata della poesia e delle Foreste il Parco Museo Virgilio invita ad assistere allo spettacolo "Il testamento di Virgilio" di Chiara Prezzavento nei luoghi dell’antica Andes virgiliana

Giornate della Poesia, delle foreste e dell’acqua nei Parchi Letterari
Comune di Borgo Virgilio (Mn) - Parco Museo Virgilio - Fondazione Virgilio - Parco Letterario Virgilio
Il 22 marzo 2025 alle ore 16, in occasione della riapertura stagionale del Parco Museo Virgilio e in concomitanza con la Giornata Mondiale della Poesia indetta dell’ Unesco e della Giornata Internazionale delle Foreste indetta dalle Nazione Unite verrà celebrata la Giornata della Poesia e delle Foreste ne I Parchi Letterari con lo spettacolo teatrale dal titolo
Il testamento di Virgilio
dell’Accademia Teatrale “Campogalliani”
Un Atto di Chiara Prezzavento con la regia di Maria Grazia Bettini.
Lo spettacolo è gratuito, per la visita alle strutture museali sarà necessario acquistare il relativo biglietto.
Il testamento di Virgilio
Nota dell’autore
Tradizione vuole che, in punto di morte, Virgilio abbia chiesto con insistenza la distruzione della sua opera incompiuta, il poema epico che ancora non si chiamava Eneide. Ma il poema era una straordinaria celebrazione di Roma e del suo mito, bella nella sua incompiutezza: Vario Rufo, poeta a sua volta e amico di Virgilio, non obbedì alla richiesta ed ebbe da Augusto l’incarico di curare la pubblicazione dell’Eneide così come Virgilio l’aveva lasciata.
È per una disobbedienza alla volontà di un amico defunto che il poema è giunto a noi attraverso venti secoli, con l’occasionale verso imperfetto, con qualche incoerenza, con le sue asimmetrie narrative e con un eroe cui forse forse! l’autore non ha fatto in tempo a instillare, a completamento delle virtù romane, la scintilla vitale.
I latinisti si sono interrogati a non finire sul brusco finale del Libro XII, e innumerevoli generazioni di studenti ginnasiali, me compresa, hanno storto il naso davanti al Pio Enea, più paradigma di obbedienza e abnegazione che essere umano.
Rileggendo il poema con occhi adulti, e con la libertà e il gusto di cui non avevo beneficiato sui banchi di scuola, mi sono trovata a meditare, più che sulle vicende di Enea e dei suoi, su ciò che Virgilio non ebbe tempo di compiere prima di morire.
La tentazione di considerare la gelida caratterizzazione di Enea un difetto da prima stesura era irresistibile e non ho resistito.
Il mio Virgilio, che torna nei sogni di Vario Rufo per deciderlo a bruciare il manoscritto incompiuto, non si preoccupa tanto dell’imperfezione dei versi, quanto di non avere avuto il tempo di tratteggiare compiutamente i significati e i messaggi che voleva nella sua opera. Ma a complicare il dilemma di Vario, lacerato tra la lealtà all’amico e l’ammirazione per il poema, irrompono nel sogno i personaggi dell’Eneide non l’eroe eponimo e vincitore, ma gli sconfitti: Creusa, Turno e Amata, colmi di risentimento e certi che solo la distruzione del manoscritto li libererà dalla sorte cui Virgilio li ha condannati. Ed ecco che la lotta per il rogo dell’Eneide diventa una metafora per l’intrecciarsi di arte e vita, dovere e istinti primari, libero arbitrio e destino, amore, sconfitta, giustizia e memoria in una parola, l’umanità.
Difficilmente la questione di che cosa davvero mancasse al compimento dell’Eneide troverà una risposta inoppugnabile. Dove storiografia e filologia non possono giungere, tuttavia, al teatro è consentito tessere, con la richiesta di Virgilio, i dubbi di Vario e la volontà di Augusto, una riflessione sul rapporto tra l’autore e la sua opera.
Riapre il parco museo Virgilio: un testo teatrale per il via

Il Parco Museo Virgilio è pronto a riaprire le porte. Lo farà sabato alle 16 in occasione della giornata mondiale della poesia indetta dell’Unesco e della giornata internazionale delle foreste indetta dalle Nazione Unite.
A teatro al museo
Verrà così celebrata la Giornata della Poesia e delle Foreste nei Parchi letterari con lo spettacolo teatrale “Il testamento di Virgilio” portato in scena dall’Accademia teatrale “F. Campogalliani”. Autrice del testo teatrale è Chiara Prezzavento, mentre la regia è curata da Maria Grazia Bettini. Lo spettacolo è gratuito: per la visita alle strutture museali sarà invece necessario acquistare il relativo biglietto.
Un debutto positivo
La stagione 2024 ha visto un afflusso importante di visitatori, tra i quali cittadini del comune e del territorio provinciale, studenti e turisti italiani e stranieri, che hanno dato un riscontro molto positivo sia in merito al sito sia con riferimento agli allestimenti museali, in prevalenza di carattere multimediale. «Questo successo - commenta l’amministrazione di Borgo Virgilio - motiva il nostro Comune a investire, anche per l’anno 2025, sull’implementazione della realtà museale gestita dalla Fondazione Virgilio. Una collaborazione, quella tra le due istituzioni, che si è dimostrata vincente».
Lo spettacolo teatrale
Lo spettacolo esplora il dilemma dell’autore tra arte e memoria, mettendo in scena un Virgilio tormentato che cerca di distruggere la sua Eneide incompiuta, mentre i suoi personaggi si ribellano al loro destino. «Tradizione vuole che, in punto di morte, Virgilio abbia chiesto la distruzione della sua opera incompiuta, il poema che ancora non si chiamava Eneide - spiega l’autrice del testo teatrale, Chiara Prezzavento - Ma il poema era una straordinaria celebrazione di Roma e del suo mito, bella nella sua incompiutezza: Vario Rufo, poeta a sua volta e amico di Virgilio, non obbedì alla richiesta ed ebbe da Augusto l’incarico di curare la pubblicazione dell’Eneide così come Virgilio l’aveva lasciata».
Riapertura del PARCO MUSEO VIRGILIO: Scopri il testamento di Virgilio, un evento di poesia con l’Accademia Teatrale Campogalliani
18 marzo 2025
PIETOLE DI BORGO VIRGILIO (MN)
Il Parco Museo Virgilio è pronto per riaprire le porte. Lo farà sabato 22 marzo alle 16:00 in occasione della giornata mondiale della poesia indetta dell’Unesco e della giornata internazionale delle foreste indetta dalle Nazione Unite.

Verrà così celebrata la Giornata della Poesia e delle Foreste ne I Parchi Letterari con lo spettacolo teatrale “Il testamento di Virgilio”, dell’Accademia Teatrale “F. Campogalliani”, un atto di Chiara Prezzavento con la regia di Maria Grazia Bettini.
Lo spettacolo è gratuito, mentre per la visita alle strutture museali sarà necessario acquistare il relativo biglietto.
La stagione 2024 ha visto un afflusso importante di visitatori, tra i quali cittadini del comune e del territorio provinciale, studenti e turisti italiani e stranieri, che hanno dato un riscontro molto positivo sia in merito al sito sia con riferimento agli allestimenti museali, in prevalenza di carattere multimediale. “Questo successo motiva il Comune di Borgo Virgilio ad investire, anche per l’anno 2025 sull’implementazione della realtà museale gestita dalla Fondazione Virgilio. Una collaborazione, quella tra le due istituzioni, che si è dimostrata vincente”.

IL TESTAMENTO DI VIRGILIO
Nota dell’autore
Tradizione vuole che, in punto di morte, Virgilio abbia chiesto con insistenza la distruzione della sua opera incompiuta, il poema epico che ancora non si chiamava Eneide.
Ma il poema era una straordinaria celebrazione di Roma e del suo mito, bella nella sua incompiutezza: Vario Rufo, poeta a sua volta e amico di Virgilio, non obbedì alla richiesta ed ebbe da Augusto l’incarico di curare la pubblicazione dell’Eneide così come Virgilio l’aveva lasciata. È per una disobbedienza alla volontà di un amico defunto che il poema è giunto a noi attraverso venti secoli, con l’occasionale verso imperfetto, con qualche incoerenza, con le sue asimmetrie narrative e con un eroe cui forse – forse! – l’autore non ha fatto in tempo a instillare, a completamento delle virtù romane, la scintilla vitale. I latinisti si sono interrogati a non finire sul brusco finale del Libro XII, e innumerevoli generazioni di studenti ginnasiali, me compresa, hanno storto il naso davanti al Pio Enea, più paradigma di obbedienza e abnegazione che essere umano. Rileggendo il poema con occhi adulti, e con la libertà e il gusto di cui non avevo beneficiato sui banchi di scuola, mi sono trovata a meditare, più che sulle vicende di Enea e dei suoi, su ciò che Virgilio non ebbe tempo di compiere prima di morire. La tentazione di considerare la gelida caratterizzazione di Enea un difetto da prima stesura era irresistibile – e non ho resistito. Il mio Virgilio, che torna nei sogni di Vario Rufo per deciderlo a bruciare il manoscritto incompiuto, non si preoccupa tanto dell’imperfezione dei versi, quanto di non avere avuto il tempo di tratteggiare compiutamente i significati e i messaggi che voleva nella sua opera. Ma a complicare il dilemma di Vario, lacerato tra la lealtà all’amico e l’ammirazione per il poema, irrompono nel sogno i personaggi dell’Eneide – non l’eroe eponimo e vincitore, ma gli sconfitti: Creusa, Turno e Amata, colmi di risentimento e certi che solo la distruzione del manoscritto li libererà dalla sorte cui Virgilio li ha condannati. Ed ecco che la lotta per il rogo dell’Eneide diventa una metafora per l’intrecciarsi di arte e vita, dovere e istinti primari, libero arbitrio e destino, amore, sconfitta, giustizia e memoria – in una parola, l’umanità. Difficilmente la questione di che cosa davvero mancasse al compimento dell’Eneide troverà una risposta inoppugnabile. Dove storiografia e filologia non possono giungere, tuttavia, al teatro è consentito tessere, con la richiesta di Virgilio, i dubbi di Vario e la volontà di Augusto, una riflessione sul rapporto tra l’autore e la sua opera.

CULTURA E SPETTACOLO
Riaperto il Parco Museo Virgilio: applausi per la Campogalliani

PIETOLE (BORGO VIRGILIO) La pioggia non ha scoraggiato i tanti visitatori che questo pomeriggio hanno partecipato alla riapertura ufficiale del Parco Museo Virgilio di Pietole, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia e della Giornata Internazionale delle Foreste, istituite rispettivamente dall’Unesco e dalle Nazioni Unite.
Momento centrale della giornata è stato il reading teatrale “Il testamento di Virgilio”, con gli attori dell’Accademia Campogalliani, su testo di Chiara Prezzavento e con la regia di Maria Grazia Bettini. La rappresentazione ha saputo coinvolgere ed emozionare, confermando ancora una volta l’alta qualità artistica della Compagnia, che ha ricevuto applausi convinti dal numeroso pubblico presente. Con la sua riapertura, il Parco Museo Virgilio torna a essere un punto di riferimento per la cultura e la memoria del grande poeta latino. Sarà visitabile il sabato dalle 15.00 alle 19.00 e la domenica e festivi infrasettimanali dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Una nuova stagione si apre per questo luogo simbolico, pronto ad accogliere appassionati di letteratura, storia e natura.