La congiura degli innocenti è tratta dal romanzo omonimo di Jack Trevor Story del 1950, partendo dal quale Alfred Hitchcock ha realizzato il film The Troumble with Harry nel 1955.
Gli strambi abitanti del piccolo borgo di Highwater, nel Vermont, devono fare i conti con il fresco ritrovamento del cadavere di Harry Worp, che è apparso nella collina che sovrasta il paese. Cosa farne del corpo, e cercare di architettare come e perché Harry è stato ucciso costituisce la "congiura degli innocenti". Raramente la morte era stata rappresentata con tanta freddezza: è lo spunto per imbastire una black comedy dal puro spirito inglese.
La trama si può riassumere in poche battute. Albert Wiles, armato di fucile, sta cacciando lepri quando, dopo aver sparato alcuni colpi, s’imbatte nel corpo senza vita di quello che identificherà con il nome di Harry Worp, che lui è convinto di aver ucciso accidentalmente.
Il canovaccio della vicenda farà sì che tutti i personaggi si troveranno, in diversa maniera, ad essere accusati dell’omicidio, ma bisognerà aspettare la scena finale per poter risolvere l’enigma de “La congiura degli innocenti”.
La mia attenzione, nel dirigere questa commedia giallo/rosa, si è focalizzata sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla scenografia.
Il filo conduttore lo tiene Albert Wiles, personaggio centrale e spesso comico, con un approccio pratico, ma impacciato, alla “soluzione” del problema.
Jennifer Roger è una giovane vedova e madre, vivace, spiritosa e molto lontana dal prototipo della vedova addolorata.
Sam Marlowe, un artista eccentrico e bohemien, ha un approccio distaccato e umoristico alla situazione.
Miss Ivy Gravely, è un’eccentrica signorina di mezza età, che conduce una vita tranquilla e rispettabile.
Miss Wiggs, proprietaria dell’emporio, sa tutto di tutti nel villaggio, ed è la classica impicciona che collabora con lo sceriffo locale.
Il Dr.Greenbow è il medico del villaggio, che ama girare a piedi, leggendo e citando l’Amleto.
Completano il cast Emil e un vagabondo, implicati in diversa misura nella vicenda.
Nessuno dei personaggi reagisce con orrore o paura di fronte alla scoperta del cadavere, ma piuttosto con distacco e pragmatismo, trattando il povero Harry come “un fastidio” da gestire. Le loro interazioni creano così situazioni comiche e surreali, dando vita a una commedia nera originale e divertente.
“La congiura degli innocenti” risulterà essere così una riflessione ironica sulla morte e sulla vita, giocata attraverso personaggi eccentrici e situazioni assurde.
Ho voluto progettare una scenografia semplice, essenziale, funzionale e facilmente trasformabile, ma suggestiva, che riproduca l’atmosfera bucolica e al contempo surreale del testo.
La scena fissa del bosco è realizzata con elementi essenziali: alberi e cespugli. Il bosco diventa così quasi un personaggio aggiuntivo, silenzioso e onnipresente, che rende la situazione surreale, ma stranamente “normale”.
Il piccolo villaggio rurale l’ho reso come un luogo sospeso nel tempo, riducendo gli spazi a pochi elementi scenici: l’abitazione di Jennifer Rogers, quella di Mis Gravely e l’emporio della signora Wiggs.
Ho cercato soprattutto di mettere in risalto il lato grottesco, ma anche comico, della storia, lasciando spazio alla performance degli attori e all’immaginazione del pubblico.
Al Teatrino di Palazzo d’Arco a partire da sabato 15 marzo alle 20.45 l’Accademia Campogalliani, mette in scena “La congiura degli innocenti”, regia di Mario Zolin. La pièce è dal romanzo “The Trouble with Harry” di Jack Trevor Story, del 1950, dal quale Alfred Hitchcock nel 1955, trasse l’omonimo film, uscito nelle sale italiane col titolo “La congiura degli innocenti”.
I bizzarri abitanti di Highwater, nel Vermont, si trovano a dover fare i conti col ritrovamento di un cadavere steso sull’erba della collina che sovrasta il villaggio. Come è morto Harry Worp? Cosa fare della salma? Come far quadrare circostanze e modalità con cui Harry è passato a miglior vita?
Rappresentata con sublime cinismo venato di humour inglese, la morte di Harry, che nessuno rimpiange, dà il la a una black comedy giallo-rosa. Armato di fucile, Albert Wiles sta cacciando lepri quando, dopo aver sparato alcuni colpi, si imbatte nel corpo senza vita dell’uomo che sarà identificato come Harry: Albert è convinto di averlo ucciso accidentalmente.
Ma, in un modo o nell’altro, tutti i personaggi della vicenda (per nulla triste) si troveranno a essere sospettati dell’omicidio, che omicidio non è: bisognerà attendere la scena finale per risolvere l’enigma. Jennifer Roger (moglie di Harry) è una giovane vedova e madre, vivace e per niente addolorata. Sam Marlowe, pittore eccentrico e bohémien, è di orientamento distaccato e ironico. Tra gli altri personaggi: la signorina Ivy Gravely, Miss Wiggs, il medico del villaggio Dr. Greenbow e uno sceriffo tanto zelante quanto inconcludente.
Il cast dell’Accademia Campogalliani è composto da Giancarlo Braglia, Elena Montanari, Jennifer Aliprandi, Gianguido Santi, Marzia Donini, Carlotta Priori, Viviana Tebaldi, Alessandro Voci, Rossella Avanzi, Giampiero Marra, Diva Polidori, Barbara Pedrazzini e Marco Federici.
La scenografia è ideata dal regista Zolin, la colonna sonora da Nicola Martinelli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci sono di Giovanni Artoni e Massimiliano Fiordaliso, la direzione di scena è seguita da Barbara e Debora Pedrazzini e da Marco Federici.
Per la realizzazione scene ci si è avvalsi della Falegnameria Busoli, il progetto grafico è di Michele Romualdi e Fabio Nardi. Daniela Bonaffini ha realizzato personalmente i quadri presenti in scena.
Rappresentazioni fino al 13 aprile. Biglietteria del Teatrino aperta oggi dalle 17.30 alle 19, tel. 0376 325363 e 375 7384473.
MANTOVA – Un altro debutto assoluto per la stagione teatrale 2024-2025 dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco, dove, a partire da sabato 15 marzo alle ore 20.45, verrà rappresentato un altro nuovo spettacolo per la regia di Mario Zolin: “La congiura degli innocenti”.
La pièce teatrale è tratta dal romanzo omonimo di Jack Trevor Story del 1950, partendo dal quale Alfred Hitchcock ha realizzato il film “The Troumble with Harry” nel 1955.
LA TRAMA
Gli strambi abitanti del piccolo borgo di Highwater, nel Vermont, devono fare i conti con il fresco ritrovamento del cadavere di Harry Worp, che è apparso nella collina che sovrasta il paese. Cosa farne del corpo, e cercare di architettare come e perché Harry è stato ucciso costituisce la “congiura degli innocenti”. Raramente la morte era stata rappresentata con tanta freddezza: è lo spunto per imbastire una black comedy dal puro spirito inglese.
La trama si può riassumere in poche battute. Albert Wiles, armato di fucile, sta cacciando lepri quando, dopo aver sparato alcuni colpi, s’imbatte nel corpo senza vita di quello che identificherà con il nome di Harry Worp, che lui è convinto di aver ucciso accidentalmente.
Il canovaccio della vicenda farà sì che tutti i personaggi si troveranno, in diversa maniera, ad essere accusati dell’omicidio, ma bisognerà aspettare la scena finale per poter risolvere l’enigma de “La congiura degli innocenti”.
Le spettacolo risulterà essere così una riflessione ironica sulla morte e sulla vita, giocata attraverso personaggi eccentrici e situazioni assurde.
IL CAST
Giancarlo Braglia, Elena Montanari, Jennifer Aliprandi, Gianguido Santi, Marzia Donini, Carlotta Priori, Viviana Tebaldi, Alessandro Voci, Rossella Avanzi, Giampiero Marra, Diva Polidori, Barbara Pedrazzini e Marco Federici.
La scenografia è stata ideata dallo stesso regista Mario Zolin, la colonna sonora da Nicola Martinelli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci ideate da Giovanni Artoni e Massimiliano Fiordaliso, la direzione di scena è seguita da Barbara e Debora Pedrazzini e da Marco Federici. Per la realizzazione scene ci si è avvalsi della Falegnameria Busoli, il progetto grafico è di Michele Romualdi e Fabio Nardi. Daniela Bonaffini ha realizzato personalmente i quadri presenti in scena.
BIGLIETTI
La prevendita dei biglietti per tutti gli spettacoli della stagione si può già effettuare, da quest’anno, anche online su http://www.mailticket.it o direttamente dal sito http://www.teatro-campogalliani.it, oppure dal giovedì al sabato dalle ore 17,30 alle ore 19,00 presso la biglietteria del Teatrino D’Arco tel. 0376 325363 – 375 7384473.
12 Marzo 2025
MANTOVA
Un altro debutto assoluto per la stagione teatrale 2024-2025 dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco, dove, a partire da sabato 15 marzo alle ore 20:45, verrà rappresentato un altro nuovo spettacolo per la regia di Mario Zolin: “La congiura degli innocenti”.
La pièce teatrale è tratta dal romanzo omonimo di Jack Trevor Story del 1950, partendo dal quale Alfred Hitchcock ha realizzato il film “The Troumble with Harry” nel 1955.
Gli strambi abitanti del piccolo borgo di Highwater, nel Vermont, devono fare i conti con il fresco ritrovamento del cadavere di Harry Worp, che è apparso nella collina che sovrasta il paese. Cosa farne del corpo, e cercare di architettare come e perché Harry è stato ucciso costituisce la “congiura degli innocenti”. Raramente la morte era stata rappresentata con tanta freddezza: è lo spunto per imbastire una black comedy dal puro spirito inglese.
La trama si può riassumere in poche battute. Albert Wiles, armato di fucile, sta cacciando lepri quando, dopo aver sparato alcuni colpi, s’imbatte nel corpo senza vita di quello che identificherà con il nome di Harry Worp, che lui è convinto di aver ucciso accidentalmente.
Il canovaccio della vicenda farà sì che tutti i personaggi si troveranno, in diversa maniera, ad essere accusati dell’omicidio, ma bisognerà aspettare la scena finale per poter risolvere l’enigma de “La congiura degli innocenti”.
L’attenzione del regista, nel dirigere questa commedia giallo/rosa, si è focalizzata sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla scenografia.
Il filo conduttore lo tiene Albert Wiles, personaggio centrale e spesso comico, con un approccio pratico, ma impacciato, alla “soluzione” del problema.
Jennifer Roger è una giovane vedova e madre, vivace, spiritosa e molto lontana dal prototipo della vedova addolorata.
Sam Marlowe, un artista eccentrico e bohemien, ha un approccio distaccato e umoristico alla situazione.
Miss Ivy Gravely, è un’eccentrica signorina di mezza età, che conduce una vita tranquilla e rispettabile.
Miss Wiggs, proprietaria dell’emporio, sa tutto di tutti nel villaggio, ed è la classica impicciona che collabora con lo sceriffo locale.
Il Dr.Greenbow è il medico del villaggio, che ama girare a piedi, leggendo e citando l’Amleto.
Completano il cast Emil e un vagabondo, implicati in diversa misura nella vicenda.
Nessuno dei personaggi reagisce con orrore o paura di fronte alla scoperta del cadavere, ma piuttosto con distacco e pragmatismo, trattando il povero Harry come “un fastidio” da gestire. Le loro interazioni creano così situazioni comiche e surreali, dando vita a una commedia nera originale e divertente.
“La congiura degli innocenti” risulterà essere così una riflessione ironica sulla morte e sulla vita, giocata attraverso personaggi eccentrici e situazioni assurde.
Lo spettacolo si avvale di una scenografia semplice, essenziale, funzionale e facilmente trasformabile, ma suggestiva, che riproduca l’atmosfera bucolica e al contempo surreale del testo.
La scena fissa del bosco è realizzata con elementi essenziali: alberi e cespugli. Il bosco diventa così quasi un personaggio aggiuntivo, silenzioso e onnipresente, che rende la situazione surreale, ma stranamente “normale”.
Il piccolo villaggio rurale è stato reso come un luogo sospeso nel tempo, riducendo gli spazi a pochi elementi scenici: l’abitazione di Jennifer Rogers, quella di Mis Gravely e l’emporio della signora Wiggs.
L’intento registico è stato proprio quello di mettere in risalto soprattutto il lato grottesco, ma anche comico, della storia, lasciando spazio alla performance degli attori e all’immaginazione del pubblico.
Il cast è composto da Giancarlo Braglia, Elena Montanari, Jennifer Aliprandi, Gianguido Santi, Marzia Donini, Carlotta Priori, Viviana Tebaldi, Alessandro Voci, Rossella Avanzi, Giampiero Marra, Diva Polidori, Barbara Pedrazzini e Marco Federici.
La scenografia è stata ideata dallo stesso regista Mario Zolin, la colonna sonora da Nicola Martinelli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci ideate da Giovanni Artoni e Massimiliano Fiordaliso, la direzione di scena è seguita da Barbara e Debora Pedrazzini e da Marco Federici. Per la realizzazione scene ci si è avvalsi della Falegnameria Busoli, il progetto grafico è di Michele Romualdi e Fabio Nardi. Daniela Bonaffini ha realizzato personalmente i quadri presenti in scena.
La prevendita dei biglietti per tutti gli spettacoli della stagione si può già effettuare, da quest’anno, anche online su http://www.mailticket.it o direttamente dal sito www.teatro-campogalliani.it, oppure dal giovedì al sabato dalle ore 17,30 alle ore 19,00 presso la biglietteria del Teatrino D’Arco tel. 0376 325363 – 375 7384473.
MANTOVA Nuova proposta da sabato alle 21 sul palco del Teatrino d’Arco, con gli attori dell’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”: in scena “La congiura degli innocenti” di Jack Trevor Story; traduzione e adattamento teatrale di Mauro Fontanini; regia di Mario Zolin.
“La congiura degli innocenti” è una rappresentazione tratta dal romanzo omonimo di Jack Trevor Story del 1950, partendo dal quale Alfred Hitchcock ha realizzò il film “The Troumble with Harry” nel 1955.
Gli strambi abitanti del piccolo borgo di Highwater, nel Vermont, devono fare i conti con il fresco ritrovamento del cadavere di Harry Worp, che è apparso nella collina che sovrasta il paese. Cosa fare del corpo e cercare di architettare come e perché Harry sia stato ucciso costituisce, appunto, la “congiura degli innocenti”. Raramente la morte era stata rappresentata con tanta freddezza: è lo spunto per imbastire una black comedy dal puro spirito inglese.
La trama si può riassumere in poche battute. Albert Wiles, armato di fucile, sta cacciando lepri quando, dopo aver sparato alcuni colpi, s’imbatte nel corpo senza vita di quello che identificherà con il nome di Harry Worp, restando convinto di averlo ucciso accidentalmente.
Il canovaccio della vicenda fà sì che tutti i personaggi si trovino, in diversa maniera, ad essere sospettati del delitto, ma bisognerà aspettare la scena finale per poter risolvere l’enigma de “La congiura degli innocenti”.
L’attenzione del regista, nel dirigere questa commedia giallo/rosa, è focalizzata sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla scenografia.
Il filo conduttore lo tiene Albert Wiles, personaggio centrale e spesso comico, con un approccio pratico, ma impacciato, alla “soluzione” del problema. Jennifer Roger è una giovane vedova e madre, vivace, spiritosa e molto lontana dal prototipo della vedova addolorata. Sam Marlowe, un artista bohemien, ha un approccio distaccato e umoristico alla situazione.
Miss Ivy Gravely, è un’eccentrica signorina di mezza età, che conduce una vita tranquilla e rispettabile. Miss Wiggs, proprietaria dell’emporio, sa tutto di tutti nel villaggio, ed è la classica impicciona che collabora con lo sceriffo locale. Il Dr.Greenbow è il medico del villaggio, che ama girare a piedi, leggendo e citando l’Amleto. Completano il cast Emil e un vagabondo, implicati in diversa misura nella vicenda. Nessuno dei personaggi reagisce con orrore o paura di fronte alla scoperta del cadavere, piuttosto con distacco e pragmatismo, trattando il povero Harry come “un fastidio” da gestire. Le loro interazioni creano così situazioni comiche e surreali, dando vita a una commedia nera originale e divertente.
“La congiura degli innocenti” risulta essere così una riflessione ironica sulla morte e sulla vita, giocata attraverso personaggi eccentrici e situazioni assurde.
Contatti: telefono 375 7384473; email: biglietteria@teatro-campogalliani.it. È possibile prenotare direttamente sul sito teatro-campogalliani.it. (i.p.).
100%
“ECCELLENTE”
Questo spettacolo l’ho trovato particolarmente interessante per diversi motivi: l’abilità del regista nell’intrecciare ironia e tragedia, il modo in cui i personaggi affrontano situazioni assurde o drammatiche con un humor "very english"; inoltre, luci e musiche hanno amplificato l’atmosfera, il ritmo e la recitazione degli attori, bravissimi, hanno contribuito a mantenere la tensione e a dosare i momenti di leggerezza. Mi sono divertito molto, ma anche riflettuto su temi importanti della morte e della vita Grazie.