M entre si stanno concludendo al Teatrino D’Arco le rappresentazioni dedicate agli autori contemporanei mantovani (da Una vita da cani di Giuliano Parenti a La regina e il suo giullare di Fausto Bertolini, ancora 4 repliche dal 10 al 18 aprile), la Campogalliani registra anche i successi ottenuti nelle rassegne teatrali a cui ha partecipato di recente con gli altri spettacoli del repertorio.
A Gorizia nel Festival Internazionale del Castello il dramma Foibe rosse di Frediano Sessi con la regia di Aldo Signoretti ha ricevuto il Premio speciale-Targa d’argento per «la coraggiosa scelta di affrontare vicende dolorose del nostro passato mantenendone viva la memoria e elevando il teatro alla sua vocazione naturale di alto impegno civile». A Verona, nel Teatro di S. Teresa, nella stagione ‘Ti aspetto a teatro’, la Campogalliani ha presentato il pluripremiato Nel nome del padre di Luigi Lunari, sempre con la regia di Signoretti e l’interpretazione di Claudio Soldà e Francesca Caprari, ottenendo i soli 2 premi in palio per il testo e per la sua realizzazione, entrambi assegnati con referendum del pubblico. Infine a Vicenza, per la rassegna ‘Maschera d’oro’ al Teatro S. Marco, il Cechov di Scherzi d’amore in salsa tragica diretto da Maria Grazia Bettini, ha ottenuto 10 nomination per le varie categorie di miglior spettacolo, regia, interpretazione e allestimento, da cui sono poi emersi 2 primi premi assoluti riconosciuti a Damiano Scaini (I danni del tabacco) e a Gabriella Pezzoli (L’orso). Una somma di riconoscimenti che va a riconfermare i meriti della compagnia, che sta ora preparandosi all’importante appuntamento del 24 aprile prossimo al Teatro Bibiena, dove, con la regia di Maria Grazia Bettini sarà rappresentato La fiaccola sotto il moggio di Gabriele D’Annunzio, quale manifestazione finale del Convegno di studi sul grande poeta organizzato dall’Accademia Nazionale Virgiliana. Ma la stagione per la Campogalliani non sarà ancora terminata in quanto porterà in scena per tre recite al Teatro Nuovo di Milano il suo spettacolo su Cechov, inserito nella Stagione ufficiale del noto Teatro milanese di piazza San Babila, dopo aver vinta la rassegna estiva del 2009 dedicata al teatro amatoriale, promossa dallo stesso teatro. E per finire, dopo i saggi della Scuola di teatro, chiuderà i battenti del Teatrino D’Arco con Nel nome del padre di Luigi Lunari il 18 e il 19 giugno per due rappresentazioni inserite nell’ambito del calendario degli spettacoli dell’Arlecchino d’oro 2010, organizzato dalla Fondazione Umberto Artioli-Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.