MOTIVAZIONE:
"Gli essenziali elementi di scena, i raffinati costumi, le luci e i suoni efficaci hanno dato al testo shakespeariano una cornice elegante e appropriata."
Per la seconda volta l’Accademia Campogalliani viene invitata al Festival Nazionale La Torre che ride di Porto Recanati e per la seconda volta si aggiudica due importanti premi. Lo spettacolo, selezionato tra i circa 70 visionati in tutta Italia, è La Dodicesima Notte di William Shakespeare per la regia di Maria Grazia Bettini, che si è aggiudicato il premio per il migliore allestimento (scene e costumi ideati e curati da Diego Fusari, Daniele Pizzoli e Francesca Campogalliani ) e per il migliore attore non protagonista a Giancarlo Braglia nella parte di Sir Toby. Le motivazioni: «migliore allestimento in quanto gli essenziali elementi di scena, i raffinati costumi, le luci e i suoni efficaci hanno dato al testo shakespiriamo una cornice elegante ed appropriata; migliore attore non protagonista per aver caratterizzato in modo brillante ed incisivo una figura eccentrica rispetto alla vicenda altrimenti patetica di amori non corrisposti». La commedia, che beneficiava della simpatica e moderna traduzione di Luigi Lunari, ha debuttato il 31-12-2013 al Teatrino D’Arco ed è rimasta in scena per una trentina di repliche. Lo spettacolo inaugurerà anche il Festival Nazionale D’Arte Drammatica di Pesaro il prossimo 21 settembre.
9 luglio 2014
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In quarta serata è scesa in lizza l’“Accademia F. Campogalliani” di Mantova, una delle migliori compagnie amatoriali italiane, che ha presentato “La dodicesima notte di Shakespeare”, nella originale e più godibile riscrittura di Luigi Lunari, autore e critico teatrale di grande vaglia. La formazione lombarda, sotto la guida della regista Maria Grazia Bettini, ha bissato il successo ottenuto nella prima edizione del Festival con “Il clan delle vedove’, aggiudicandosi due premi: quello per il miglior allestimento scenico, curato da Diego Fusari e Daniele Pizzoli e quello per il miglior attore non protagonista, assegnato al bravissimo Giancarlo Braglia, il “sir Tobia” sempre misuratamente ubriaco, per aver “caratterizzato in modo brillante ed incisivo una figura eccentrica, in una vicenda altrimenti patetica”. Lo stesso Fusari, che ha interpretato da par suo il ruolo del bizzarro Orsino, duca di Illiria, ha curato i bellissimi costumi insieme a Francesca Campogalliani.
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