Le intellettuali
La commedia di Molière è in scena al Teatrino D’Arco
02/01/2017
di Maria Luisa Abate
Ha debuttato nella notte di Capodanno e rimarrà in scena al Teatrino D’Arco fino al 5 febbraio, “Le intellettuali” di Molière, nella traduzione di Cesare Garboli. L’allestimento dell’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” è diretto da Maria Grazia Bettini, che così spiega nella note di regia.
«Commedia salace, svincolata da tematiche legate alla corte e al potere, ma segnata da riflessioni che l’autore sviluppò liberamente, indagando su situazioni che minavano dall’interno la società francese, specie di quella classe borghese che doveva costituire la struttura portante della società e tendeva invece a un disfacimento dettato da false ambizioni, malintese finalità culturali, degrado di rapporti parentali. Il tipo di critica che Molière pone a segno la ritroviamo in parte oggi. Ma la materia è sempre quella, e la modernità del testo emerge nell’interpretazione registica che ha impresso nei ruoli la caratterizzazione dei vizi tanti e delle poche virtù che animano la drammaturgia molieriana.
Ho lavorato con gli attori tenendo conto delle qualità di ognuno attingendo dalla loro fantasia e incanalando ogni interpretazione nel suo progetto espressivo, lavorando sulla traduzione di Cesare Garboli, dal linguaggio schietto, che a tratti lascia intravedere i versi dell’originale, ma privilegiando una parlata in prosa, nella quale far emergere poi i momenti di leziosa letteratura che costituiscono uno dei temi dell’opera su cui si appunta la critica dell’autore. La caratterizzazione spinta dei personaggi “intellettuali” mette in risalto la critica dell’autore ad un falso mondo culturale, anche oggi rintracciabile nella società moderna».
Questa la trama. Filaminta, donna colta e raffinata, moglie dispotica del mite Crisalo, ha una sola aspirazione: dimostrare la superiorità intellettuale e mentale delle donne. Forte di questa convinzione, ha trasformato la propria casa in un “salotto filosofico e letterario” e, insieme alla cognata Belisa e alla figlia maggiore Armanda, la mette a disposizione di un poetastro affarista, Trissottani, il quale desidera solo arrivare a possedere le ricchezze della famiglia; a lui vuol dare in moglie la figlia minore Enrichetta, che però non ha aspirazioni intellettuali e ama, riamata, il giovane Clitandro, come lei poco incline alle esagerazioni culturali. Dopo varie vicissitudini, sarà il saggio Aristo a far ragionare il fratello Crisalo e ad escogitare un innocuo tranello che porterà la pace e l’ordine in famiglia.
Cesare Garboli spiega che “Les femmes savantes” fu rappresentata per la prima volta a Parigi, al Palais Royal l’11 marzo 1672 e Molière vi recitava la parte di Crisalo. La pièce piacque e fu replicata per dieci volte con ottimi incassi. Protagonista de “Le intellettuali” è il teatro: il teatro che non sta mai fermo, dove ad ogni parola è concesso di litigare e di contraddirsi. La prima impressione è di movimento, una conversazione dove tutti non fanno che togliersi la parola di bocca lasciando parlare gli altri con molta civiltà. Il ritmo da saloon si accompagna ad uno scompiglio di ricchi, il reddito cospicuo ad una fiera di nevrosi privilegiate, esaltante e raffinato concerto finale dove Molière riassume tutti i connotati del suo teatro irriducibile avversario degli snobismi culturali e mode del momento. Molière non è forse mai stato così acuto scienziato della società come ne “Le intellettuali”, una pièce che si alza come un polverone in attesa di una bufera che non scoppia o esplode solo per passare via ripristinando un nuovo ordine. “Les femmes savantes” è una girandola di idee, un fuoco d’artificio fatto di temi quali la condizione e istruzione femminile, il problema della coppia e quello sessuale, l’antagonismo maschio-femmina, il rapporto tra cultura e stato, l’impegno e il disimpegno.
Personaggi e interpreti: Crisalo, Giancarlo Braglia; Filaminta, Loredana Sartorello; Belisa, Roberta Bonfiglio; Armanda, Martina Ginelli; Enrichetta, Valentina Durantini; Trissottani, Adolfo Vaini; Clitandro, Luca Genovesi; Martina, Annalaura Melotti; Aristo, Sergio Negri; Il Notaio, Daniele Pizzoli