MASCHERA D’ORO. Stasera al San Marco al concorso degli amatoriali la Campogalliani di Mantova propone “Il trigamo”
Intrigante e spassosa commedia che lo scrittore Piero Chiara trasse da un suo racconto. Tre sorelle e l’ingombrante memoria del padre
VICENZA
Dopo il sold-out traboccante di applausi della scorsa settimana, tutto pronto per la seconda serata del 29º Festival nazionale “Maschera d’Oro”, che oggi alle 21 vedrà approdare al Teatro San Marco uno dei supercampioni della manifestazione promossa da F.i.t.a. Veneto / Federazione italiana teatro amatori, in collaborazione con Regione Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Conartigianato provinciale.
Asalire sul palcoscenico sarà l’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” di Mantova, storica formazione lombarda che nel 2016 ha festeggiato i propri 70 anni di attività e che al festival ha già vinto tre volte (l’ultima nel 2013 con “Pigmalione” di George Bernard Shaw), attesa alla kermesse con una celebre, intrigante e spassosissima commedia di Piero Chiara: “Il trigmo”, piece che lo scrittore di Luino trasse dal proprio romanzo “Laspartizione”, reso celebre nche dal film di Alberto Lattuada “Venga a prendere un caffè da noi”, con Ugo Tognazzi
Diretta da Maria Grazia Bettini, la commedia riprende l”andamento narrativo del romanzo di Chiara, seguendo passo passo, nell’atmosfera ovattata di una cittadina di provincia, le grandi manovre messe in atto da Emerenziano Paronzini, invalido di guerra e impiegato del Ministero della Finanze, per trovare la migliore delle sistemazioni nella ricca dimora di tre sorelle nubili: Fortunata, Tarsilla e Camilla Tettamanzi.
Bruttine e stagionate, pur ciascuna con una propria “bellezza”, le tre donne vivono nell’ingombrante memoria del padre procuratore, dedito a inquietanti esperimenti botanici.
Specchio perfetto della piccola società di provincia, le tre trascorrono i giorni (e le interminabili notti) strette tra pubbliche virtù e vizi privati, effettivamente compiuti o solo sognati, finché nella loro vita non si insinua all’improvviso, l’impomatato e affettato seduttore Paronzini, gallo in pollaio del quale arriva ben presto ad avere il controllo assoluto.
Sposatosi con una delle tre, l’uomo creerà un pruriginoso “mènage a quatre”, sotto lo sguardo scandalizzato della vecchia domestica Teresa.
Ma ecco capitare qualcosa di assolutamente imprevisto... Sul palcoscenico la “Campogalliani” schiera Adolfo Vaini, Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello, Gabriella Pezzoli, Diego Fusari, Roberto Bonfiglio, Michele Romualdi, Sergio Negri, Giancarlo Braglia, Daniele Pizzoli.
Costumi di Francesca Campogallini e Diego Fusari, scene di Daniele Pizzoli realizzate da Enzo Busoli, disegni originali di Nani Tedeschi, luci di Giorgio Codognola.
L’Accademia mantovana deve il proprio nome a Francesco Campogalliani,celebre burattinaio discendente da una famiglia di artisti. A fondare la compagnia nel 1946 fu suo nipote Ettore,famoso musicista e insegnante di canto lirico.
Dal 1953 la compagnia ha sede nel Teatrino di Palazzo d’Arco nel cuore di Mantova, divenuto vivace centro di cultura, spettacolo e formazione. In oltre settant’anni di attività, la compagnia ha toccato i più diversi generi teatrali, ma con una spiccata predilezione per i classici.
Informazioni su www.fita-veneto.org; botteghino del San Marco aperto dalle 19 di stasera (tel. 0444 921560). Il festival è patrocinato dal Provincia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.