MANTOVA
MANTOVA. Ieri mattina al Teatrino di palazzo d’Arco l’Accademia “Francesco Campogalliani” ha presentato il cartellone della sua 71ª stagione, che - senza interrompersi nemmeno un giorno, molte saranno le repliche degli spettacoli - aprirà il 14 ottobre per concludersi a maggio con i saggi degli allievi della scuola di teatro dell’Accademia. Ma un primo evento, collaterale alla rassegna, si svolgerà questo fine settimana (vedi il riquadro) e un secondo di poesia contemporanea la sera del 7 ottobre con i poeti Claudio Compagni, Elena Miglioli, Riccarda Barbieri e Chiara Olivieri e il commento musicale di Marco Remondini.
La presidente Francesca Campogalliani ha illustrato il programma insieme a Chiara Prezzavento, Mario Zolin e Diego Fusari, con il saluto di Giovanni Pasetti in rappresentanza del sindaco Palazzi. Un programma molto ricco che oltre alla prosa propone poesia e - ogni lunedì dal 23 ottobre al 27 novembre - mito e psicoanalisi. Con riferimenti anche cinematografici a cominciare, subito il 14, da Quer pasticciaccio brutto de via Merulana tiene conto della sceneggiatura di Un maledetto imbroglio, film diretto nel 1959 da Pietro Germi. Il 2 dicembre andrà in scena Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, adattamento teatrale di Chiara Prezzavento, regia di Maria Grazia Bettini, uno spettacolo per ogni età, frizzante, divertente con fantasmi e storie d’amore.
Di Bettini è anche la regia di un classico dell’Accademia: Il trigamo, rappresentato al Teatrino la prima volta nel 1984 (e vincitore l’anno scorso - Diego Fusari tra gli interpreti - del premio Maschera d’Oro al teatro Olimpico di Vicenza), che - con alcuni pannelli scenici di Nani Tedeschi, l’artista reggiano scomparso lo scorso agosto - sarà riproposto al d’Arco il 3 febbraio: la riduzione teatrale fu elaborata dallo stesso autore, Piero Chiara, adattando per il palcoscenico il romanzo La spartizione, che nel 1970 il regista Alberto Lattuada portò sul grande schermo col titolo Venga a prendere il caffè… da noi, protagonista Ugo Tognazzi.
Infine, l’8 marzo con repliche fino al 29 aprile, la regia di Bettini sarà per Non sparate sul postino di Derek Benfield: siamo in un castello inglese, senza fantasmi ma con ladri e malfattori. A ciò si aggiungano gli eventi collaterali del 23 novembre contro la violenza sulle donne (Contro chi alza le mani, alziamo la voce, con Roberta Vesentini, Anna Bianchi, Marco Remondini e Stefano Boccafoglia) e il 27 e 28 gennaio, per la Giornata della Memoria, Oh, che bella guerra! di Luigi Lunari, con la Scuola di teatro Campogalliani.
I sei “Lunedì del d’Arco” si avvarranno della collaborazione di psicologi: il tema è Mito e psiche, da Medea a Antigone. La conclusione del ciclo sarà il 27 novembre con Il mito nel cinema a cura di Alberto Cattini.
Gilberto Scuderi