TEATRO
MANTOVA. Un fantasma fa ridere e riempie il Teatrino d’Arco da dicembre. E non è finita: la Campogalliani ha aggiunto date su date: oggi, venerdì 19 gennaio, domani, sabato 20 (20.45) e domenica alle 16 e il 26, 27 e 28, sempre alle 20.45. «Oltre non si può, perché va in scena Trigamo, grazie al quale abbiamo recitato per la terza volta all’Olimpico di Vicenza» ci spiega Diego Fusari. Alla fine saranno quindi 33 repliche con 2.500 spettatori. Come il Teatro Sociale sempre esaurito per tre sere.
Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde piace moltissimo: un duca uccise la moglie alla fine del ‘500 e da tre secoli il suo fantasma infesta il castello, tanto che l’ultimo discendente lo vende al console americano, che viene a viverci con moglie, figlia sui 17 anni, primogenito sui 15 e due gemelli tremendi. Da “infrangitore di convenzioni”, ricorda al pubblico la sceneggiatrice Chiara Prezzavento prima che si alzi il sipario, Oscar Wilde si diverte a ribaltare i i luoghi comuni britannici sui fantasmi, di cui si parla persino la notte di Natale. La regia di Maria Grazia Bettini mantiene l’ironia e la leggerezza della favola di Wilde, sottolineando con garbo le manie, le piccole superbie inglesi e il pragmatismo dinamico ed efficientista degli americani che semplificando perdono le sfumature e molto altro.
Bettini e Prezzavento hanno utilizzato al meglio le forze in campo: l’inappuntabile Francesca Campogalliani, nel ruolo della governante Umney, che al fantasma e alla macchia secolare sul tappeto pare affezionata ritenendoli emblemi della dinastia. Un nitrito da cavallo che le sfugge la caratterizza ancora di più senza farne una macchietta. Solo verso la fine, quando si aprono spiragli positivi grazie alla fanciulla americana, ecco che sta per sciogliersi, ma ferma immediatamente il cedimento e torna al solito aplomb.
Ci sono poi Michele Romualdi (Lord Canterville), Giancarlo Braglia (il console), Martina Ginelli (la moglie), Beatrice Ruggerini (la figlia Virginia), Federico Cantarelli (il figlio Washington), Davide e Simone Cantarelli (i gemelli), Daniele Pizzoli (Sir Simon, il fantasma), Luca Genovesi (il fidanzato di Virginia), Andrea Frignani e Nicholas Ghion (Stubbins).
Con i tre Cantarelli Il fantasma di Canterville segna anche l’entrata in scena della quarta generazione Campogalliani, il papà dei giovanissimi attori è infatti il figlio di Francesca. Il musicista Ettore Campogalliani (maestro di Pavarotti) che fondò l’accademia teatrale nel 1946 per ricordare il padre Francesco burattinaio e attore, è insomma il loro bisnonno.
Un successo di pubblico come questo del fantasma, la Campogalliani lo ricorda solo nei primi anni ’90 con Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, che però è anche lo spettacolo teatrale più visto al mondo. Arrivò a 44 repliche.
Canterville fu proposto due anni fa nei Lunedì a tema, sui fantasmi, in forma di breve lettura. «Piacque molto – ricorda il direttore artistico Maria Grazia Bettini - e ne abbiamo fatto uno spettacolo. D’estate a Parco delle Bertone attirò oltre 400 spettatori. Decidemmo di rimetterlo in cartellone e abbiamo avuto la sorpresa di un pubblico nuovo, tante famiglie con bambini innamorati del fantasma e dei terribili gemelli».
Maria Antonietta Filippini