Mantova Dopo una pausa di una settimana riprende nel sempre affollatissimo Teatrino D’Arco nelle il ciclo de I Lunedì del D’Arco quest’anno dedicati alle fiabe raccontate e analizzate anche in relazione ai risvolti psicologici e psicanalitici presenti nei personaggi e nelle situazioni trattate.
Il quarto appuntamento in calendario previsto per lunedì 12 novembre, sempre alle ore 21, prevede la narrazione di una tra le favole più antiche della rassegna : “La vecchia scorticata” di Giambattista Basile, scrittore napoletano nato nel 1566 che per un breve periodo visse anche a Mantova al seguito della sorella Adriana celebre “cantatrice” presso la Corte di Vincenzo I Gonzaga.
Pochi sanno che alcune delle più belle fiabe al mondo da Cenerentola al Gatto con gli stivali, un po’ prima di finire dentro i libri di Perrault e dei fratelli Grimm, erano giunte all’orecchio di Giambattista Basile che all’inizio del 600 le elaborò nella sua lingua napoletana, inserendole ne " Lo cunto de li cunti" che fu definito da Benedetto Croce "il più bel libro italiano barocco" e da Italo Calvino "il sogno di un deforme Shakespeare partenopeo".
"La vecchia scorticata" fa appunto parte de "Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille", una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana antica scritte da Giambattista Basile e pubblicate postume tra il 1634 e il 1636 a Napoli. L’opera nota anche come Pentamerone è costituita da 50 fiabe, raccontate da 10 novellatrici in 5 giorni. Le 50 fiabe sono collocate in una cornice che segue il modello del Decamerone di Boccaccio, anche se diversi sono il linguaggio e i temi trattati. L’opera ha le caratteristiche della novella medievale, che subisce però una trasformazione orientandosi verso toni fiabeschi e attingendo a motivi popolari. Malgrado la materia fiabesca la raccolta è destinata ad un pubblico di adulti poiché tratta temi complessi.
Come in tutte le fiabe contenute nella raccolta, anche ne "La vecchia scorticata", la voce narrante che annuncia la morale, prima ancora di raccontare gli avvenimenti, è la vera protagonista di questa fiaba avvincente e trasgressiva ricca di elementi grotteschi e talvolta comici.
Sul palco del Teatrino di Palazzo D’Arco gli attori della Campogalliani daranno vita a questa fiaba nei ruoli della narratrice Iacova (Roberta Vesentini), il re di Roccaforte (Andrea Flora) e le due vecchie sorelle (Loredana Sartorello e Rossella Avanzi).
Il programma prevede altre due serate, sempre ad ingresso gratuito, in cui la fiaba verrà rappresentata in forma scenica o drammatizzata: lunedì 19 novembre “Il pifferaio magico” a cura di Maria Grazia Bettini e si concluderà lunedì 25 novembre “Fiabe mantovane” a cura di Mario Zolin.
Tutte le serate, che avranno inizio alle ore 21, sono ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Per informazioni si può consultare il sito www.teatro-campogalliani.it oppure telefonare allo 0376 325363 dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 18,30./p>