Mantova Penultimo appuntamento de I Lunedì del D’Arco lunedì 19 novembre alle ore 21 al Teatrino D’Arco con il quinto evento del ciclo “Demtro le fiabe”, serate che quest’anno sono dedicate alle fiabe, più o meno conosciute, raccontate e analizzate anche in relazione ai risvolti psicologici e psicanalitici presenti nei personaggi e nelle situazioni trattate.
La rappresentazione in programma è quella de “Il Pifferaio Magico” di Michael Ende, denominata dall’autore stesse anche “Danza macabra” per la regia di Maria Grazia Bettini.
Hamelin è una città di circa 60.000 abitanti della Bassa Sassonia, regione della Germania settentrionale. Sorge sulle rive del fiume Weser. Sul muro di uno dei suoi edifici, la cosiddetta "Casa del cacciatore di topi", si legge, scolpita nella pietra, una iscrizione in tedesco arcaico la cui traduzione è la seguente:" Nellrsquo;anno 1824, il giorno di Giovanni e Paolo, e cioè il 26 giugno, 130 bambini nati a Hamelin sono stati ammaliati da un pifferaio in abiti multicolori e condotti verso il monte Calvario, nei cui recessi sono spariti." La targa risale agli inizi del Cinquecento ed è uno dei più antichi documenti che riferiscono la storia del pifferaio magico. Per almeno duecento anni,dunque, un evento clamoroso come il presunto rapimento di oltre "cento" bambini da una città che contava tremila abitanti, è stato completamente ignorato e questo "buco nero" ha sicuramente contribuito a far sì che, tramandata dal libero e fantastico racconto popolare, la leggenda del pifferaio divenisse col tempo una delle più suggestive e misteriose della storia tedesca.
Tutti coloro che se ne sono occupati (Leibniz,Fratelli Grimm,Goethe) hanno intuito che allrsquo;origine della leggenda doveva esserci un evento storico, forse unrsquo;epidemia, un rapimento, le "Crociate dei bambini", una battaglia sanguinosa, un reclutamento di mano drsquo;opera.....
E i topi? Lrsquo;aggiunta dei topi è documentata solo a partire dal 1557, anno in cui fu registrata da una "Cronaca di famiglia".
Sul troncone della vicenda del ratto dei bambini da parte di un misterioso pifferaio è stata innestata la storia della cacciata dei topi, che lrsquo;avrebbe preceduta e che ne sarebbe stata la causa (una vendetta del pifferaio, privato del compenso pattuito per porre fine alla piaga).La versione che ne propone Michael Ende è in versi rigorosamente rimati: un libretto drsquo;opera non ancora corredato di musica.
Ha inserito nella struttura del dramma i cortei di fanatici religiosi e gli echi di una guerra, nonché la menzione di un monte Calvario, creando una "Danza macabra" (forma drammaticamente diffusa nel Medioevo).
Nella drammatizzazione messa in scena da Maria Grazia Bettini e con la partecipazione speciale del musicista Leo Castellani, nelle vesti del Pifferaio, si alterneranno attori e allievi della Campogalliani: Adolfo Vaini, Francesca Campogalliani, Mario Zolin, Michele Romualdi, Italo Scaietta, Eleonora Ghisi, Davide Cantarelli, Marco Federici, Marco Sissa, Rossella Mattioli, Monica Lamberti, Daniela Modena, Giampiero Marra, Penelope Molinari, Carolina Camurri. Le luci e le proiezioni sono curate da Giorgio Codognola e i disegni per le immagini sono di Daniela Bonaffini
Il programma si concluderà lunedì 25 novembre dedicata alla “Fiabe mantovane” a cura di Mario Zolin.
Tutte le serate, che avranno inizio alle ore 21, sono ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Per informazioni si può consultare il sito www.teatro-campogalliani.it oppure telefonare allo 0376 325363 dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 18,30.