MANTOVA
Già da molti anni l’Accademia Teatrale Campogalliani celebra la Giornata della Memoria, allestendo uno spettacolo per ricordare gli orrori dell’Olocausto e sensibilizzare soprattutto i giovani su questo tema. Oggi alle 16 al Teatrino di Palazzo d’Arco verrà messa in scena da parte di Mario Zolin la rappresentazione drammatizzata di Processo a Dio di Stefano Massini, attualmente l’autore italiano più rappresentato all’estero. Il testo riscosse un grande successo di pubblico e di critica al suo debutto nel 2006 per la regia di Sergio Fantoni con Ottavia Piccolo grande protagonista.
L’autore mette in scena un processo in piena regola con personaggi immaginari imbevuti di verità storica: alla sbarra lo sterminio senza la retorica dell’orrore. Polonia, primavera 1945: è l’ultima notte al lager, la prima dopo la liberazione. Nel padiglione 41, una baracca di legno con una pesante porta in lamiera ondulata, Elga Firsch, attrice di Francoforte deportata a Maidanek, consapevole dell’impossibilità di liberarsi della violenza subita, decide di mettere alla sbarra Dio e la sua imperdonabile lontananza dalle sciagure che hanno colpito il suo popolo. Sul banco dell’imputato il capitano Rudolf Reinhard, aguzzino del campo di sterminio, vittima della sua stessa bramosia di sostituirsi al divino.
La regia di Mario Zolin ha voluto portare sulla scena anche un commento sonoro con musiche composte nei lager ed eseguite dal vivo da Monica Volta (violino), Leonardo Castellani (flauto) e Elena Conzadori (violoncello). Gli interpreti: Roberta Vesentini, Adolfo Vaini Michele Romualdi, Diego Fusari, Andrea Flora, Paolo Di Mauro e Luca Genovesi. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.