25 gennaio 2019
Domenica 27 dicembre alle ore 21 al Teatro Bibiena il conservatorio di Mantova “Lucio Campiani” e l’Accademia Teatrale Campogalliani celebreranno la giornata della memoria con uno spettacolo di musica e prosa di grande valore sociale ed artistico, ad ingresso gratuito su prenotazione.
L’impegno del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” nella celebrazione della Giornata della Memoria della Shoah è consuetudine fondante del suo progetto culturale e della sua missione. Accanto all’istituzione musicale mantovana è presente sin dall’inizio nella coproduzione artistica proposta e nel progetto culturale complessivo il Liceo Musicale e Coreutico “Isabella d’Este” e l’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”.
La celebrazione della Giornata della Memoria della Shoah è infatti un’occasione importante di produzione artistica “corale” coinvolgente istituzioni scolastiche e culturali della città di Mantova e del suo territorio. È una occasione di riflessione, di ricerca storica e di espressione di un forte messaggio di solidarietà rivolto alla società contemporanea: la memoria dello sterminio si deve fare generatrice di umanità perché ancora c’è bisogno di consapevolezza, di pensiero, di armonia.
Nella serata di domenica 27 gennaio alle ore 21 al Teatro Bibiena, con anteprima per le scuole sabato 26 gennaio in Auditorium alle ore 10,15, si terrà un evento di teatro e musica di grande rilevanza culturale e sociale dal titolo “Credo nel sole anche quando non splende” che vede impegnati l’Accaemia Teatrale “Francesco Campogalliani” e il Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova.
Ad introduzione dello spettacolo Francesca Campogalliani e Diego Fusari leggeranno i nomi dei deportati mantovani a cui seguirà “L’ultima lettera dal ghetto della madre al figlio” tratta da “Vita e Destino” di Vasilij Grossman per l’interpretazione di Francesca Campogalliani, in cui si ascolteranno le parole che Anna Semerova, che da dietro al filo spinato del ghetto, scrive al figlio, un brano accorato in cui Grossman, come Strum il protagonista del romanzo, ricorda la tragica fine della madre, immaginandone l’estremo, struggente commiato.
In Strum, infatti, si può intravedere una sorta di alter ego dello stesso autore, egli nm non è a combattere al fronte, è un fisico teorico figlio di madre ebrea il cui talento è riconosciuto a livello internazionale, che al culmine delle sue ricerche (si occupa di fissione nucleare) vede abbattersi su di sé il flagello dell’antisemitismo, col rischio di essere eliminato fisicamente. Strum è un ebreo russo, anzi è un russo ebreo assimilato come Grossman. E come Grossman scopre cosa vuol dire essere ebreo solo quando la madre deportata in un lager dai nazisti invasori, gli scrive l’ultima lettera.
La parte musicale vedrà l’esecuzione del “Quatuor pour la fin du Temps” di Olivier Messiaen, quartetto composto tra la fine del 1940 e gli inizi del 1941 nel campo di concentramento di Goerlitz, che è considerato uno dei più alti esempi di musica cameristica del XX secolo. Dedicato all’Apocalisse, ovvero alla fine del Tempo per definizione, affronta come nodo centrale il problema stesso del Tempo, visto attraverso una triplice prospettiva religiosa, filosofica e musicale. Giacomo Invernizzi, Primo violino e Direttore musicale, condurrà Roberto Martinelli al pianoforte, Nicol Merzi al clarinetto e Niccolò Nigrelli al violoncello in questa avventura musicale tanto affascinante quanto impervia per le sue difficoltà tecnico- interpretative.
Chiuderà la serata l’attore Diego Fusari con il monologo “Yossl Rakover si rivolge a Dio”, opera di Zvi Kolitz. il testamento spirituale dell’ebreo Yossl Rakover, che, chiuso nella sua stanza nel ghetto di Varsavia circondato dalle fiamme e prossimo a soccombere, ribadisce la sua fede incrollabile nella Legge, pur chiedendo a gran voce a Dio dove si trovino i confini della Sua pazienza nel vedere l’infinito cammino dei sofferenti ed i milioni di massacrati, che hanno il diritto di sapere e di avere una risposta. Ed è proprio da questa resistenza spirituale, questa incrollabile forza di reazione e di vita che è stato tratto il titolo della rappresentazione “Credo nel sole anche quando non splende”, motto dal sapore apocalittico con cui si apre il testamento di Yossl.
L’ideazione e la regia dello spettacolo sono di Giovanna Maresta docente del Conservatorio Campiani, le luci verranno curate da Adriano Bigi e la parte fonica da Daniele Grassi.
L’ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria da effettuarsi esclusivamente telefonicamente al n° 0376.368362 da lunedì a venerdì ore 8.30-16.30.
Domenica 27 gennaio 2019 ore 21.00 Teatro Accademico del Bibiena – Mantova
Rappresentazione aperta alla cittadinanza
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria tel.0376.368362 (da lunedì a venerdì ore 8.30-16.30) mail: comunicazione@conservatoriomantova.com