MANTOVA - Tempo-Libero
La Campogalliani ritorna sul palcoscenico
Dieci serate nel cortile d’onere di Palazzo d’Arco
Dal 4 luglio al 5 agosto la stagione estiva con distanziamento, mascherine e possibilità di visitare le collezioni del museo
Si comincia la sera di sabato 4 luglio con “Sepúlveda racconta”, a cura di Maria Grazia Bettini. Poi altri spettacoli, 10 in tutto, l’ultimo mercoledì 5 agosto. Attori in scena da soli o a distanza di sicurezza: due, tre, quattro interpreti che non interferiscono tra loro, detto alla buona non si toccano. Non è il teatro dell’assurdo, è il covid che condiziona l’arte in ogni sua forma. Monologhi, “pillole”, letture drammatizzate e recitazione, a volte un misto. Tutto animato da musiche e immagini. Un nuovo mondo da scoprire, sul palco e in platea all’aperto con 60 posti a sedere per spettatori distanziati e in mascherina, più le altre misure di sicurezza ormai standard: misurazione della temperatura all’ingresso, gel igienizzante, guanti. Poi si esce in quattro gruppi di 15. Il cartellone della stagione estiva dell’Accademia Campogalliani è pronto, non dovrebbero esserci grandi variazioni, se non forse in qualche titolo di spettacolo. Le rappresentazioni si svolgeranno nel cortile d’onore di Palazzo d’Arco. In caso di maltempo, non potendo andare al chiuso, lo spettacolo sarà rimandato alla sera successiva, sperando che non piova. Serate di circa un’ora che vedranno in scena gli attori dell’Accademia e alcuni allievi della Scuola di teatro Campogalliani.
Il programma è vario. Dopo il Sepúlveda del 4 luglio, mercoledì 8 Pillole di teatro comico (monologhi di Campanile, Mazzucco, Nicolaj) a cura di Maria Grazia Bettini. L’11 Stefano Scansani racconterà L’amor morto, l’impotenza di Vincenzo I Gonzaga: aveva inviato in Perù un uomo di fiducia per trovare il “gusano”, sorta di viagra naturale che avrebbe fatto da tiramisù al duca di Mantova (la serata è curata da Diego Fusari). Il 15, a cura di Bettini e Chiara Prezzavento, Shakespeare dreams, sonetti e personaggi fantastici del sommo autore. Il 18 luglio entrano in scena gli allievi della Scuola di teatro dell’Accademia con monologhi e brani teatrali: titolo Teatro al tempo del virus. Tutto questo dopo il calar della sera. Ma arrivando prima che scenda il buio, c’è la possibilità di visitare le collezioni di Palazzo d’Arco (vedi box in questa pagina).
«Stiamo considerando maggiormente le due realtà esistenti nel Palazzo: l’Accademia per gli spettacoli e la Fondazione che ha la gestione del museo, due realtà che si stanno integrando», dice Italo Scaietta, conservatore del Palazzo. Prosegue: «Per evitare code e assembramenti abbiamo pensato di dividere ogni serata in due: spettacolo e visita alle collezioni».
a Luis Sepúlveda
C’è anche “L’amor
morto” di Scansani
Il cartellone teatrale procede il 22 luglio con Le viaggiatrici: Amelia Earhart, la prima pilota di aerei (a cura di Marco Federici). Seconda viaggiatrice il 25: Annie Cohen Kopchovsky, la prima donna che girò il modo in bicicletta (a cura di Marina Alberini). Il 29 luglio Cappuccetto Rosso e Fiabe mantovane, a cura di Roberta Vesentini e Mario Zolin. Il 1° agosto terza viaggiatrice, Nellie Bly: Il giro delmondo in 72 giorni a cura di Chiara Prezzavento.
Infine il 5 Le relazioni pericolose, a cura di Diego Fusari, dal romanzo epistolare di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos del 1782: narra le avventure di due libertini appartenenti alla nobiltà francese, uno dei capolavori della letteratura francese.
La compagnia Campogalliani si pone in linea con le aspettative della ripartenza, la fase estiva per tornare a far rivivere Mantova, animando il centro della città in uno dei suoi luoghi più suggestivi, accogliente e di straordinario impatto visivo, generosamente messo a disposizione dalla Fondazione d’Arco. Se da una parte c’è l’inconveniente (del tutto sopportabile) di seguire con scrupolo civico le misure anti-covid, dall’altra sarà un sollievo pensare che l’organizzazione degli spettacoli avrà meno complessità, guadagnando in leggerezza e semplicità. Il teatro è talmente versatile e duttile da potere essere adattato alle situazioni, anche le più difficili, e di sapere superare ogni difficoltà.
La stagione estiva della Campogalliani sarà una felice occasione per uscire di casa e trascorre un’ora lieta. O un’ora e mezza o due, se si sceglie anche la visita ai tesori nascosti del Palazzo. La cultura non si ferma. La cultura siamo noi.
Gilberto Scuderi