La Campogalliani prepara
un’estate ricca di sorprese
Tredici spettacoli in calendario con serate dedicate a danza, musica, cucina, Dante e Mozart. “Al gat in cantina” per festeggiare i 75 anni dell’Accademia
MANTOVA Ammontano a 28 i titoli trasmessi e a 3500 i collegamenti ad oggi: questi i numeri registrati dall’Accademia Teatrale Campogalliani, che per svariati fine settimana ha tenuto compagnia al pubblico con tanti spettacoli on line, pescando dal ricchissimo archivio della compagnia. Il 17 e il 18 aprile saranno le ultime date in programma per le rappresentazioni, sempre gratuite, su piattaforma zoom: poi si passerà al lavoro di organizzazione della stagione estiva, particolarmente importante poiché volta a festeggiare i 75 anni di questa realtà cittadina, che fa ormai parte della quotidianità per i mantovani. Luogo deputato sarà il Cortile d’onore di palazzo d’Arco, come illustra la direttrice artistica di Campogalliani Maria Grazia Bettini: “E’ stato bello ed emozionante riproporre i successi dal nostro archivio, rivedere amici sul palco, poter andare incontro al pubblico, anche quello non abituato al teatro, ma che ha apprezzato la nostra iniziativa. L’esperienza è stata utile anche per i nostri alunni, come crescita culturale e come fonte di studio, per notare come e quanto recitazione, scrittura e regia siano cambiati nel tempo, grazie anche a un repertorio davvero molto vasto. E adesso ci si concentra sulla stagione estiva, che partirà il 22 giugno, con tredici spettacoli. Fino ad oggi abbiamo effettuato prove su zoom, da maggio speriamo di poterci vedere. L’impegno è intenso, ma arriveremo pronti. Oltre agli spettacoli Campogalliani, che sono dieci, ci saranno due serate dedicate alla danza e una alla musica. Riproporremo un grande successo del teatro dialettale "Al gat in cantina", perfetto per festeggiare il 75esimo compleanno dell’Accademia. Un evento sarà dedicato a Dante, uno a Mozart. Questi incontri saranno gratuiti, come nostro regalo agli spettatori. Ci sarà anche una serata dal titolo "Indovina chi viene a cena", che fonderà teatro e cucina, con la presenza di uno chef. Si tratta di un approccio che vorremmo ampliare in futuro, sperando di tornare almeno il prossimo anno alla nostra platea all’aperto di 250 persone. Per il momento sarebbe im- portante partire, seppur contingentati e in tutta sicurezza”.
La voglia di partecipare, da parte del pubblico, di certo non manca. Intanto l’appuntamento per sabato 17, alle 20.45, è con "Nel nome del padre", dell’autore, molto amato dalla compagnia, Luigi Lunari: Aldo e Rosemary sono due personaggi tratti dalla vita reale, ma la loro vera identità emerge solo a poco a poco. S’incontrano in una sorta di una sala d’aspetto per l’Aldilà. Sono probabilmente morti, ma per raggiungere la pace eterna devono prima liberarsi del passato. In che modo? Ripercorrendo le loro vite attraverso il racconto reciproco delle proprie esperienze. Ciò che colpisce in queste storie è l’analogia della loro situazione di "figli": entrambi sono stati schiacciati dalla personalità e dalle ambizioni dei rispettivi padri. Il racconto porta ad una forte emozione ed empatia nel pubblico, che si immedesima nelle situazioni di questa commedia sentimentale e ottimista, così definita dal suo autore.
Domenica 18 aprile, sempre alle 20.45, la rassegna si chiude con "Chi da nualtar la taca Miga!", commedia di Francesco Campogalliani e Francesco Carli. Si tratta di una pièce proposta per la prima volta al Teatro Andreani nel 1930, dalla quale hanno preso spunto tante altre produzioni dialettali, quelle dirette alle origini e alle tradizioni.
Una storia divertente, ma capace di far meditare, alla ricerca del buon senso (forse) perduto. (ilperf)