In un Teatrino di Palazzo D’Arco completamente rinnovato,
la stagione dell’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO
CAMPOGALLIANI” si apre con “Pigmalione” di George
Bernard Shaw, per la regia di Maria Grazia Bettini, che
sarà replicata dal 13 ottobre al 2 dicembre 2012. Shaw
affronta qui i temi a lui cari dell’emancipazione femminile,
della lotta di classe, della fonetica e del linguaggio, con
una fioraia ambulante che viene trasformata in una signora
dell’alta borghesia dal filologo che le insegna a parlare
“bene”. Per la sua messa in scena la regista ha scelto il
testo originale, magistralmente riadattato da Luigi Lunari,
nel quale l’importanza della lingua come indicatore della
diversità di classe viene tradotta in un linguaggio moderno
e volgare utile a rappresentare con particolare efficacia il
conflitto dialettico tra i personaggi appartenenti a ceti sociali
diversi.
Il 15 ed il 16 dicembre la Campogalliani ospita la
COMPAGNIA REGINA PACIS di Modena con “Natale in casa
Cupiello” di Eduardo De Filippo, per la regia di Carlo
Cammuso.
Lo spettacolo di fine anno (le repliche sono previste fino
al 24 febbraio) vede l’esordio alla regia di Andrea Flora
che metterà in scena due testi di Dario Fo: “I cadaveri
si spediscono e le donne si spogliano” e “Non tutti i ladri
vengono per nuocere”. Le due farse si avvalgono del classico
gioco dell’equivoco con scambi di persona, assurde
situazioni e imprevedibili ambiguità, attraverso un ritmo
serrato di battute. Due storie apparentemente senza nulla
in comune se non una stravagante e paradossale rappresentazione
della realtà per mettere in ridicolo i difetti della
cosiddetta “gente per bene”: un modo, appunto, per dileggiare
il potere restituendo la dignità agli oppressi e per
regalare tante risate e tanto divertimento.
In marzo, dal 2 al 24, viene ripreso uno spettacolo di
grande successo di Giuliano Parenti, “Una vita da cani”,
costituito da due atti unici “Pelone” e “Il Babau”, che portano
la firma registica di Maria Grazia Bettini. Si tratta di un
remake, a distanza di oltre quarant’anni dalla rappresentazione
diretta da Aldo Signoretti, caratterizzato da un unico
filo conduttore: il rapporto dell’uomo con il cane visto
non come amico fedele e generoso, ma come animale che
l’uomo stesso ha creato a sua immagine e somiglianza con
vizi, difetti, manie, egoismi e passioni che nella finzione
teatrale creano motivo di grande divertimento ma anche
di riflessione ed amara autocritica.
Dal 5 al 14 aprile viene proposto lo spettacolo di fine
anno accademico del secondo corso della Scuola di Teatro
di Mantova dal titolo “Processo per l’ombra di un asino”,
di Friedrich Dürrenmatt, per la regia di Raffaele Latagliata.
Nella Grecia antica, un dentista affitta un asino per un intervento
urgente fuori città ma nasce una disputa tra lui e
l’asinaio perché il dentista si riposa all’ombra dell’asino,
cosa questa non compresa nel prezzo per l’affitto dell’animale.
La controversia arriva in tribunale ma l’intromissione
di due avvocati la trasformeranno, in breve tempo, in
un affare di stato dalle dimensioni inimmaginabili coinvolgendo
sacerdoti, armaioli, pirati e molti altri. Elegante e
ironico fino all’assurdo, Dürrenmatt tratta del passato per
parlare al presente con una commedia esilarante.
Tre repliche (18, 20 e 21 aprile) per “Bibi e il re degli
elefanti” dell’autrice mantovana Chiara Prezzavento, per
la regia di Maria Grazia Bettini. I bambini si creano molto
spesso dei compagni immaginari: amici fedeli e rassicuranti
da cui ricevere appoggio, complicità e conforto. Il
bisogno di queste “presenze” è ancora più acuto per un
bambino che si sente derubato della sua infanzia e, forse,
tradito dall’impotenza degli adulti di fronte al nemico invisibile
chiamato malattia. Nel momento della sofferenza in
Bogus e Giovanna – ovvero nel dialogo con se stessa – Bibi
trova coraggio, speranza e principi: in una parola, cresce.
Una storia piccina di paura, dolore, elefanti e pulzelle, speranza
e bellezza.
L’attività dell’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
comprende, anche per questa stagione, dal 15
ottobre al 17 dicembre, I lunedì del D’Arco, una rassegna
di letture dedicata agli anniversari del 2012, che hanno
come protagonisti autori e personaggi storici diversi:
Ionesco, a cura di Andrea Flora; Vincenzo I Gonzaga, a
cura di Diego Fusari; Giovanna D’Arco, a cura di Diego
Fusari; Brian Stocker, a cura di Maria Grazia Bettini;
August Strindberg, a cura di Mario Zolin; Charles Dickens,
a cura di Maria Grazia Bettini.
ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
Teatrino di Palazzo D’Arco
Piazza D’Arco, 2 - 46100 Mantova
tel. e fax 0376.325363
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