MANTOVA – Spavento con creatività. Ieri Palazzo d’Arco si è trasformato in palco per le performance dell’Accademia e della Scuola Teatrale “Francesco Campogalliani”, che hanno animato per l’occasione la serata di Halloween. I diversi interpreti hanno richiamato anime del passato, vampiri, fantasmi e streghe tra le sale della dimora e nei sotterranei della tenuta, passando per la cantina del Falconetto, riemergendo nel giardino, alla luce delle zucche intagliate. Dalle usanze celtiche ai classici della letteratura, di stanza in stanza, il momdo dei viventi è giunto in contatto con quello degli spiriti. La serra del giardino romantico ha ospitato storie di spettri, naturalmente di origine inglese. Poi, nella sala dei Cesari, la narrazione tratta dalle vicende di Faust, diviso tra bene e male, limiti da mantenere e superare, redenzione e dannazione. Arrivando a coinvolgere anche l’amata Margherita nelle sue disgrazie. Nella camera accanto, la lettura drammatizzata de “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe: il chiaro occhio di avvoltoio di un vecchio spinge il protagonist del racconto a commettere l’omicidio del malcapitato. Ma il delirio dell’assassino e il senso di colpa, tipice descrizioni dell’autore, lo portano a confessare il delitto.
A scortare i visitatori nella casa animata da ombre uno spirito guida, con tanto di mantello dal notturno colore.
Data la grande richiesta di partecipazioni dello scorso anno, per questa edizione gli organizzatori hanno duplicato i tour e pensato a due tipologie di proposta: una solo per adulti e una per bambini e ragazzi, tutte e due tra orrore, ironia e gradevolezza. Un’altra novità dell’appuntamento 2023 è rappresentata da Halloween make up, un’iniziativa rivolta ai più giovani, in collaborazione con l’Azienda ForMa (Azienda Formazione Mantova) gli allievi delle classi seconde, terze e quarte del settore Benessere indirizzo Trattamenti Estetici - guidati dalle docenti Raffaella Marcomini ed Elena Gabrieli - hammop realizzato un laboratorio di truppo nello spazio didattico del museo, allestito con dieci postazioni. Per rendere ancora più realistica l’atmosfera. Riuscendo nell’intento. Come sempre.
Ilaria Perfetti