Venerdì, 8 dicembre 2023
MANTOVA – Divertente, mai banale e allo stesso tempo capace di far riflettere. Ecco in estrema sintesi “Tre sull’altalena” la commedia scritta da Luigi Lunari e che vede come assoluti protagonisti tre uomini: un commendatore, un ex capitano dell’esercito e un professore.
A loro si affianca poi l’arrivo di una donna delle pulizie la cui identità secondo i tre, costretti loro malgrado a passare la notte insieme, potrebbe essere ben altra.
Da domani sera 9 dicembre l’Accademia Campogalliani tornerà a portare in scena al teatrino D’Arco lo spettacolo, che ha debuttato nel 1993, ha conseguito il maggior numero di premi sia a livello di gruppo che individuali, ed è stato ripreso nel 2016 in occasione delle celebrazioni del settantennale dell’Accademia, dedicandolo alla memoria di Aldo Signoretti e di Silvano Palmierini, rispettivamente magistrale regista e straordinario interprete della prima storica realizzazione. anche oggi la regia è la stessa curata da Signoretti e che Maria Grazia Bettini ha voluto riproporre senza cambiare nulla dell’originario allestimento e disegno registico, perché (come ha dichiarato lei stessa): non mi sembrava possibile migliorare alcun elemento, tranne la sostituzione di un attore per “forza maggiore”.
Il testo, tradotto in quasi una trentina di lingue, riscosse subito una grande fortuna nel campo del teatro professionistico italiano, dopo l’edizione del debutto (1990 – Teatro dei Filodrammatici di Milano – regia di Silvano Piccardi) “Tre sull’altalena” è stata portata in scena in Italia dalla Compagnia Pambieri-Tanzi-Beruschi (1996 – Teatro Carano – Milano), sempre per la regia di Silvano Piccardi.
Pur essendo stata rappresentata in otto capitali europee dal teatro professionista, a Roma fu solamente l’Accademia Teatrale Campogalliani a portarla in scena al Teatro della Cometa e successivamente anche a Milano al teatro Manzoni e al teatro Nuovo.
I tre protagonisti, e la quarta persona che sopraggiunge alla fine, rappresentano – secondo una tipologia che, attraverso le quattro maschere della commedia dell’arte e le carte dei tarocchi, risale addirittura all’antico Egitto – il Potere Economico, la Sapienza Filosofica e Razionale, la Forza delle Armi e da ultimo il Popolo Lavoratore (Pantalone, il Dottore, il Capitano, lo Zanni, ovvero i segni di danari, di coppe, di spade e di bastoni). Di fronte all’eterno problema della Vita e della Morte reagiscono secondo la propria intima struttura psicologica e culturale, cedendo alla paura, trovando rifugio nella razionalità, alzando le spalle in una risata sguaiata e strafottente, sortendo un dibattito che offre ripetutamente motivi di scontro e di confronto.
Gli interpreti dello spettacolo sono: Giancarlo Braglia (il capitano), Adolfo Vaini (il commendatore), Diego Fusari (il professore) e Francesca Campogalliani (la donna); le scenografie portano la firma di Aldo Signoretti, i costumi sono stati ideati da Mario Zolin, le luci sono curate da Massimiliano Fiordaliso e le scelte musicali operate da Nicola Martinelli; la direzione scenica è affidata a Lorenza Becchi, Donata Bosco e Marina Alberini.
Le date delle rappresentazioni sono 9 – 10 – 15 – 16 – 17 – 30 e 31 dicembre, alle ore 20,45 il venerdì e il sabato ed alle ore 16 la domenica, ad eccezione del 31 in cui lo spettacolo sarà sempre alle 20,45 per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
La prevendita dei posti non numerati si potrà effettuare nei giorni di giovedì, venerdì e sabato presso biglietteria del Teatrino D’Arco, dalle ore 17:30 alle ore 19:00 oppure via mail su biglietteria@teatro-campogalliani.it, per informazioni tel. 0376 325363 / 375 7384473 o su www.teatro-campogalliani.it.
Tutti i dettagli e alcuni spezzoni della commedia nel video servizio con le interviste anche al direttore artistico e regista della Campogalliani Maria Grazia Betttini, all’attore Adolfo Vaini e alla presidente dell’Accademia, attrice nella commedia, Francesca Campogalliani