Un grande evento teatrale quello che ha inaugurato il
nuovo anno al Teatrino di Palazzo D’Arco di Mantova:
l’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
ha presentato “La dodicesima notte”, una delle più frizzanti
commedie di William Shakespeare, di cui ricorre,
nel 2014, l’anniversario dei 450 anni dalla nascita, nella
traduzione e riduzione di Luigi Lunari.
“La dodicesima notte o Quel che volete” (in inglese: Twelfth
Night, or What You Will) è una commedia scritta da
William Shakespeare tra il 1599 e il 1601. Il titolo allude
alla festa della dodicesima notte (corrispondente
all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero
dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività.
Fu rappresentata con certezza il 2 febbraio 1602 al
Middle Temple Hall ed è stato ipotizzato che la prima
assoluta sia avvenuta l’anno precedente, proprio il
giorno dell’Epifania. Le sue origini letterarie derivano
da “Gl’ingannati”, commedia allestita a Siena dall’Accademia
degli Intronati nel 1531.
Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria,
racconta una storia di amori e inganni, nella quale i
gemelli Viola e Sebastiano, a seguito di un naufragio,
si trovano a conoscere il duca Orsino e la dama Olivia.
Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando
si trova davanti al messaggero di Orsino (la giovane
Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata
da uomo per entrare al servizio del Duca), se ne innamora,
scatenando una serie di eventi e imprevisti che
condurranno al lieto fine.
Una sottotrama, importante ai fini dello svolgimento
della trama, vede protagonisti i personaggi che popolano
la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo
Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, la serva
Fabiana e Sir Andrew Aguecheek. Il maggiordomo
Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando
una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di
attenzioni da parte della padrona Olivia.
Seppure il drammaturgo ormai ricorra sempre più
spesso a toni scuri e tragici, mischiando i generi, l’intento
giocoso anche nella scelta dei titoli suggerisce la
volontà di presentare lo spettacolo come una occasione
di intrattenimento, tramite il trucco teatrale del travestimento
e dell’inganno, e soprattutto venendo incontro
alle aspettative dello spettatore: ciò che verrà rappresentato
non ha un vero e proprio titolo, ma è quel
che volete, come vi piace.
La scelta di un tema legato a travestimenti, scambi di
persone e inganni è certamente condizionato dal successo,
che già era stato sperimentato, del duplice travestimento
di un giovane attore nei panni di una giovane
donna, la quale a sua volta è mascherata da uomo. I
personaggi femminili, interpretati da giovinetti, creavano
così un gioco ambiguo, confondendo la realtà e
la rappresentazione. Tutti i personaggi sono folli, senza
saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Ha le atmosfere
tipiche dei saturnali, legati alle celebrazioni religiose
dell’Epifania, ma a questa festa non si fa mai nessun
riferimento. Il testo si muove, invece, continuamente
sulle note della violenza, che però si sublima nella vena
ironica del linguaggio shakespeariano.
La scelta registica di Maria Grazia Bettini ambienta
la vicenda immaginandola senza tempo e luogo, come
una ballata dell’autore, di conseguenza anche costumi
e scene non hanno epoca e la traduzione di Luigi Lunari
propone un linguaggio moderno e attuale. Il cast è
costituito da: Alessandra Mattioli, Valentina Durantini,
Martina Ginelli, Giovanna Bertoli, Diego Fusari, Andrea
Codognato, Andrea Frignani, Giancarlo Braglia,
Claudio Madoglio, Adolfo Vaini, Michele Romualdi,
Salvatore Luzio, Luca Genovesi ed Ettore Spagna.
Le scene sono state ideate da Diego Fusari e Daniele
Pizzoli e realizzate da Falegnameria Busoli; i costumi,
invece, da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, e
realizzati da Sartoria teatrale Costapereira. Le luci e gli
effetti speciali sono stati curati da Giorgio Codognola.
Le scelte musicali sono di Nicola Martinelli, mentre le
musiche originali sono di Michele Romualdi. Tecnici
luci e musiche sono Massimiliano Fiordaliso, Matteo
Bertoni ed Ermanno Balestrieri. La direzione scenica è
stata curata da Lorenza Becchi e Annalaura Melotti.
ACCADEMIA “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
Teatrino di Palazzo D’Arco
Piazza D’Arco, 2 - 46100 Mantova
info@teatro-campogalliani.it
www.teatro-campogalliani.it