TEATRO
Quinto appuntamento della stagione della Campogalliani al teatrino di palazzo d’Arco di Mantova: da sabato alle 20,45 fino a domenica 10 marzo alle 16 debutterà in anteprima “Cosmetica del nemico” di Amélie Nothomb, per la regia di Mario Zolin.
Versione teatrale del celebre romanzo breve in cui Amélie Nothomb compie uno dei suoi migliori atti di denuncia dell’animo umano: “senza la giusta memoria, l’uomo si auto-assolve perfino dal crimine peggiore”. La scrittrice belga dimostra il suo gusto per l’ironia e il sarcasmo non privo di una sottile vena di sadismo; la lotta senza esclusioni di colpi fra i due protagonisti porterà a una resa dei conti drammatica.
Dal fulminante dialogo fra Jérome e Textor emergeranno via via, nel ritmo incalzante e nella tensione crescente, le profonde tematiche messe in luce da Nothomb nel suo testo. Fino alla rottura del guscio che svelerà il mistero più macabro.
«La lettura di “Cosmetica del nemico” mi ha conquistato sin dalle prime pagine - commenta Zolin - Allora non sapevo bene dove mi avrebbero portato quei due personaggi con il loro botta e risposta ma poi ho iniziato a scavare nella vita di entrambi. Ciò mi ha permesso di capire i loro comportamenti e le loro reazioni a determinati accadimenti con cui è costruita la trama del racconto. Terminata la prima lettura, mi sono reso conto che il serrato processo poteva essere portato in scena con approcci molto diversi. La mia scelta è stata quella di prediligere l’aspetto “giallo” del testo, ma senza svuotarlo di quei riferimenti psicologici e filosofici che lo rendono vivo e attuale. Su questi aspetti ho concentrato la messinscena; i due protagonisti si affrontano, si studiano, si aggrediscono fino alle ultime battute di un finale, in un certo senso macabro, ma del tutto sorprendente».
Dopo il lavoro con gli attori, il regista ha ricercato quei contributi multimediali che potessero scandire e sottolineare i passaggi di situazione: «Ho cercato inoltre di evidenziare il filo narrativo e di stimolare l’attenzione del pubblico, favorendo l’immedesimazione dello stesso nei personaggi». Due soli interpreti sempre sulla scena: Michele Romualdi (Jérome Angust) e Diego Fusari (Textor Texel). Le scenografie portano la firma di Zolin e i costumi di Francesca Campogalliani e Fusari, la scelta musicale è stata curata da Nicola Martinelli, le luci da Massimiliano Fiordaliso e Simone Zunino, la direzione di scena è di Marina Alberini e Nadia Golinelli. La realizzazione della commedia è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione della Comunità Mantovana onlus.
Le rappresentazioni saranno venerdì e sabato alle 20,45 e la domenica alle 16 fino al 10 marzo. Le prenotazioni si potranno fare il giovedì, venerdì e sabato alla biglietteria del Teatrino dalle 17.30 alle 19, oppure biglietteria@teatro-campogalliani.it. Info_ 0376-325363 o 375- 7384473 o su www.teatro-campogalliani.it.