Venerdì, 6 dicembre 2024
MANTOVA – Sotto una nuova luce: è il titolo del nuovo progetto presentato questa sera nella Sala degli Antenati a Palazzo d’Arco, casa-museo nel centro città. Sì perché una nuova illuminazione dai toni caldi è stata installata in 3 stanze del favoloso palazzo per dare risalto ai suoi tesori come quadri, ambienti, saloni. Il progetto, tuttavia, è teso a completare le altre 9 stanze, che saranno così valorizzate nella loro bellezza e importanza storiche. “Lo scopo è rendere fruibile il palazzo, preservandone l’autenticità” – ha esordito Italo Scaietta, conservatore del Museo di Palazzo d’Arco -“ad esempio alcuni ambienti come la quadreria di Giuseppe Bazzani non erano evidenziati ora invece, grazie alla collaborazione con l’arch. Lorenzo Sacchi, il piano nobile con i suoi appartamenti avrà di luce nuova”.
>Grazie al progetto illuminotecnico di Sacchi e alle nuove tecnologie, come il led (economico ed ecologico) alcuni ambienti della dimora godranno di un’illuminazione più significativa, come la fornitissima cucina dell’800 e il salone d’onore degli Antenati. A supporto del progetto in fase di realizzazione è intervenuto anche l’arch. Roberto Soggia.
“Lo studio progettuale è volto a rispettare la casa-museo, più luce c’è a disposizione, più l’occhio apprezza” – ha osservato l’arch. Sacchi intervenendo alla presentazione – “se avverrà un evento, come ad esempio una serata danzante, si aumenterà temporaneamente la potenza dell’illuminazione per poi tornare a fine serata ai parametri standard, rispettando i decori: insomma sarà un lavoro di sartoria”.
L’immagine più luminosa delle stanze del palazzo, infatti, preserva il ruolo dei candelieri, del cristallo e del vetro soffiato (ci sono meravigliosi vetri di Murano, ha osservato Scaietta) e sono complementi essenziali dei primi lampadari che dal Seicento si diffusero nelle regge e nelle residenze d’elite, come la testimonianza del cambiamento che la luce artificiale ha segnato nella vita collettiva, in ambito pubblico e privato.
“Palazzo d’Arco ha visto restauri e interventi significativi”, ha anche ricordato Scaietta, “per questo abbiamo pensato ad un mecenatismo adozionale: per l’anno prossimo abbiamo ideato un calendario eventi per il pubblico che con il biglietto di entrata potrà finanziare il completamento del progetto e i lavori di cui il palazzo necessita, come realizzare un impianto di riscaldamento. Gli eventi proposti saranno aggiornati e celebreranno la bellezza dei fiori e della natura” – ha proseguito Scaietta “ci saranno da gennaio visite guidate, salotto vittoriano e rito dell’afternoon tea, workshop, una Festa di Primavera, un flower market, e si ricorderà il Solstizio d’estate con le erbe magiche con l’Acqua di San Giovanni, un rito affascinante. L’obiettivo è creare interesse nei visitatori per raccogliere circa 100.000 euro utili per i restauri e la preservazione di questo storico tesoro cittadino”.
“Dovremmo evitare campanilismi e creare una sorta di Mantova circolare” – ha concluso Scaietta – “ovvero far uscire il visitatore dall’usuale Percorso del Principe, che va da Palazzo Ducale a Palazzo Te e inserire nel circuito anche questo palazzo; ci sentiamo figli di un Dio minore, per questo è necessario collaborare con il Comune per veicolare i turisti”. E sulla stessa linea di pensiero è Giovanni Buvoli, Vicesindaco, in rappresentanza delle istituzioni cittadine:
“A Mantova il turista mediamente soggiorna 1,7 notti, ma per aumentare la permanenza, che porta ricchezza, è necessario aumentare l’offerta; per questo appoggiamo il lavoro di realtà importanti come quella di palazzo d’Arco, facendo in modo di creare sinergia tra l’immenso patrimonio storico e il cittadino; cerchiamo anche di lavorare con i gemellaggi”– ha proseguito Buvoli –“come ad esempio con gli studenti di Brindisi che, in 400, hanno intenzione di venire a visitare i luoghi virgiliani; questo fa bene al nostro territorio” (facendo riferimento all’apertura del Museo Virgilio al Palazzo del Podestà che avverrà domani sabato 7 dicembre). A sostegno di Buvoli, anche il consigliere provinciale nonchè sindaco di Borgo Virgilio, Francesco Aporti:” è necessario che il turista si fermi di più a Mantova e provincia e che si crei rete; deve esserci collaborazione tra pubblico e privato e il progetto presentato oggi è fantastico”. Ad arricchire la serata, l’accensione di un magnifico albero di Natale ad opera di Benedetta Ombroni nella Sala degli Antenati e l’esibizione di alcuni emozionanti brani del Canto di Natale di Charles Dickens, grazie all’Accademia Teatrale Campogalliani.
Roberta Gueli