12 dicembre 2024
MANTOVA – La Gabbia delle Scimmie, tratto da una storia vera, di Kate Moira Ryan, è stata rappresentata dall’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani di Mantova per il giorno della memoria ’24 ed ora, torna in scena al Teatrino d’Arco di Mantova dall’11 dicembre 2024 al 27 gennaio 2025.
Il Tempo: 1942.
Il Luogo: la gabbia delle scimmie del Jardin d’Acclimatation al Bois de Boulogne di Parigi.
1942, le ultime donne americane rimaste a Parigi vengono rastrellate dalla Gestapo e rinchiuse nella gabbia delle scimmie del Jardin d’Acclimatation al Bois de Boulogne. Ancor prima delle scimmie, agli inizi del novecento, le gabbie servivano ad ospitare uno zoo umano: bantù, ottentotti, indiani…
E questa è una storia vera, così come sono reali i nomi di alcuni personaggi: Noel Haskins Murphy, Drue Leyton (ex stella di film americani di serie B), Sylvia Beach (proprietaria della Libreria Shakespeare & Co di Parigi, la prima a pubblicare l’Ulisse di Joyce), e Fern Bedaux (una donna introdotta nella migliore società, amica di Wally Simpson e moglie di un collaborazionista).
Ad esse si aggiungono due personaggi di fantasia: un giovane nazista che le donne chiamano Parsifal, tedesco ma cresciuto in America, con una forte vena di sadismo, e Marcelle, una giovane ebrea francese, ma americana per parte di padre, che viene gettata nella gabbia assieme a loro: quanto saranno disposte a rischiare per salvarla da morte certa? E fino a che punto riusciranno a spingersi per salvare se stesse?
L’Autrice
Kate Moira Ryan ha preso il suo diploma post-universitario in Drammaturgia alla Columbia University e ha iniziato la sua carriera al Young Playwright’s Festival. Insegna alla Einhorn School of the Arts/Primary Stages e tiene un corso di Master Class al New York Theatre Workshop. Da poco ha preso anche l’abilitazione per insegnare Teatro nei licei.
Nel 1985 ha vinto il Young Playwrights Festival. Da allora ha ricevuto numerosi riconoscimenti e borse di studio, da parte di varie organizzazioni, quali: la New York Foundation for the Arts, la Sumner Locke Elliott Exchange, la New Dramatists, la Sumner Locke Elliott Fellowship, la Australian National Playwrights Conference, e la Van Lier Fellowship per due anni da parte di The Women’s Project and Productions, Yaddo, MacDowell, Edward Albee e the Helene Wurlitzer Foundations, il Sundance Institute, il Trust for Mutual Understanding (Russia), Il Center for International Theatre (Russia).
Ha ricevuto anche la Brook Atkinson/Max Weitzenhoffer Fellowship del Royal National Theater di Londra. E’ stata finalista al Susan Blackburn Prize, ed ha vinto il Joseph A. Calloway Award.
La Regia
Dopo il successo di “Destinatario sconosciuto”, di K.K.Taylor, messo in scena in molti teatri e scuole dalla Campogalliani, ho scelto di presentare questo testo, mai rappresentato in Italia, per il giorno della Memoria, per raccontare una storia a latere dei campi di concentramento, ma sempre molto significativa della barbarie nazista.
E’ un’opera che mostra quanto cambino facilmente le persone a seconda del contesto in cui si trovano, soprattutto in un clima di violenza e paura, con un finale sorprendente.