Dopo il successo della stagione organizzata dall’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatro Sociale di Mantova per celebrare i 70 anni di attività, ora riaprono i battenti del Teatrino di Palazzo D’Arco per la consueta stagione teatrale. Domani debutterà Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij nella riduzione teatrale di Glauco Mauri, uno dei più apprezzati attori del panorama teatrale italiano, per la regia di Maria Grazia Bettini. "Delitto e Castigo" è, probabilmente, il romanzo più letto e conosciuto di Dostoevskij, una delle opere letterarie più famose di tutti i tempi e, a partire dal titolo, è il racconto tormentato della presa di coscienza di una colpa e di una redenzione. Nella riduzione teatrale Glauco Mauri ha cercato di raccontare la discesa negli abissi dell’uomo, concentrandosi sull’idea originale di Dostoevskij dalla quale si è poi sviluppato tutto il romanzo: il resoconto psicologico di un delitto. La regista Maria Grazia Bettini ha pensato all’adattabilità di Delitto e castigo a teatro in primo luogo nello spazio, in cui si possono rintracciare delle caratteristiche fondamentali, che lo rendono adatto a una trasposizione scenica. «Infatti - come anticipa una nota - la città e le stanze dei personaggi, altro non sono che un bunker dismesso, uno spazio chiuso e ben circoscritto, dove gli stessi luoghi ritornano più volte all’interno della storia in un percorso cieco che il protagonista compie quasi inconsapevolmente immerso nel proprio delirio e dove il muro sbrecciato del fondo è un luogo simile alla mente sul quale i pensieri appaiono come scolpiti. Anche i costumi sono abiti che rappresentano i tormenti dei protagonisti. La recitazione, come un intenso monologo interiore, esprime il carattere indefinito dei personaggi, che altro non sono se non una diretta conseguenza delle loro idee». Le musiche e le luci vogliono valorizzare lo stato di tensione e i passaggi dalla scena al fuori scena. Gli interpreti: Diego Fusari (Raskòlnikov), Adolfo Vaini (Porfirij Petròvic), Alessandra Mattioli (Sonija), Michele Romualdi (Rasumichin), Daniele Pizzoli (Il’ja Petrovic) e Andrea Frignani e Nicolas Ghion che si alterneranno nel ruolo di Kock. Scenografie di Daniele Pizzoli e Diego Fusari e realizzate dal laboratorio Busoli, i costumi sono di Francesca Campogalliani e Diego Fusari e confezionati dalla sartoria Costapereira, la scelta musicale è stata curata da Nicola Martinelli, il sonoro da Massimiliano Fiordaliso le luci da Giorgio Codognola, la direzione di scena è di Lorenza Becchi e Chiara Benazzi. Repliche fino a domenica 18 dicembre con cadenza settimanale al venerdì e sabato sera alle 20,45 e la domenica alle 16. Prenotazioni alla biglietteria del Teatrino di Palazzo D’Arco (tel. 0376 325363) dal mercoledì al sabato, dalle 17 alle 18,30 o via mail a: biglietteria@teatro-campogalliani.it.