Stasera riaprono i battenti del Teatrino di Palazzo D’Arco con il debutto del nuovo spettacolo dell’Accademia Teatrale Campogalliani "Ogni gallina ha il suo perché", un titolo creato dalla regista...
Stasera riaprono i battenti del Teatrino di Palazzo D’Arco con il debutto del nuovo spettacolo dell’Accademia Teatrale Campogalliani "Ogni gallina ha il suo perché", un titolo creato dalla regista Maria Grazia Bettini che riunisce farse di Achille Campanile. I lavori rappresentati sono "150 la gallina canta", "Il povero Piero" e " Delitto a Villa Roung".
La prima, scritta nel 1924, riprende nel titolo una assai nota filastrocca per bambini ed è uno dei lavori più famosi e rappresentati.
La scena si svolge nella casa di Tito e sua moglie Cecilia, una coppia benestante ma con un rapporto alquanto conflittuale. Sul punto di uscire per recarsi ad una festa in casa di una nobile famiglia del vicinato, la moglie sente il marito canticchiare "cinquecento, la gallina canta..." e ciò è sufficiente a scatenare l’ennesimo litigio: lei sostiene che si debba dire centosessanta, non foss’altro che per mantenere la rima. Ma il marito, infischiandosene della rima, non intende cedere minimamente. Sentito invano un terzo parere (il maggiordomo, che propende per centosettanta), la faccenda finisce addirittura nelle mani dei rispettivi avvocati, ma anche fra di loro ogni tentativo di mediazione risulta impossibile. Nella discussione, sempre più accesa e caotica, vengono coinvolti anche la cameriera (centoquaranta), il cuoco francese (cent quatre-vingts dix, centonovanta) e perfino gli stessi vicini di casa, il conte e la contessa: lui propende per centottanta, mentre lei, anche per via di un curioso accento che le fa pronunciare la e al posto della a, sostiene convinta che "è tanto chiero, centotrenta", sempre per questioni di rima...
Per dirimere la contesa sarà necessario l’intervento dell’ospite d’onore della festa, un celeberrimo soprano.
"Il Povero Piero" è una delle più divertenti e geniali commedie del Novecento italiano, espressione a tutto tondo del teatro dell’assurdo che fa di Campanile, con Ionesco, il caposcuola del genere.
Alla morte del "povero Piero" i familiari cercano di rispettarne le ultime volontà: dare la notizia ad esequie avvenute. Ma non è facile nascondere l’accaduto e il salotto di casa diventa sempre più affollato di parenti ed amici che arrivano per unirsi al dolore della vedova. Ed infine "Delitto a Villa Roung", una vera e propria parodia della classica commedia gialla con finale a sorpresa. Dopo l’anteprima della notte di stasera le repliche proseguiranno per tutto il mese di gennaio al giovedì e sabato sera alle ore 20,45 e le domeniche pomeriggio alle ore 16,00; le prenotazioni si possono effettuare dal mercoledì al sabato dalle ore 17,00 alle ore 18,30 presso la biglietteria del Teatrino di palazzo D’Arco (tel. 0376 325363).