Riaprono i battenti del Teatrino di Palazzo d’Arco con un nuovo spettacolo messo in scena dall’Accademia teatrale Francesco Campogalliani dal titoloUna vita da cani che comprende i due atti unici di Giuliano ParentiPelone eIl Babau per la regia di Maria Grazia Bettini. I due lavori furono messi in scena sempre dalla Campogalliani, con regia di Aldo Signoretti, verso la fine degli anni 60.
Era l’epoca della loro prima scrittura. Oggi il titolo che li accomuna allude in modo molto esplicito a un unico filo conduttore: il rapporto dell’uomo col cane, ma non il cane come amico fedele e generoso, bensi come l’animale che l’uomo stesso ha creato a sua immagine e somiglianza. Vengono cosi evidenziati vizi, difetti, manie, egoismi e passioni che sulla scena danno motivo di divertimento, ma anche di riflessione e amara autocritica. Gli attori si trasformano cosi da personaggi con background diversi, ma riconoscibili, a caricature prodotte da una società divisa in classi estremamente diverse, nel primo atto, fino a coalizzarsi contro un nemico comune (il babau) esprimendo divisioni e solidarietà, nel secondo. Il cast è alquanto numeroso: Andrea Flora, Cristina Debiasi, Valentina Durantini, Adolfo Vaini, Italo Scaietta, Martina Ginelli, Damiano Scaini, Isabella Bertolini, Roberta Bonfiglio, Matteo Bertoni, Giancarlo Braglia. Le scenografie portano la firma di Diego Fusari, i costumi di Loredana Sartorello e Serena Zerbetto, le luci di Giorgio Codognola e la colonna sonora di Nicola Martinelli. La direzione scenica è affidata a Valentina Durantini e Annalaura Melotti. Si replica fino al 20 febbraio. Le prenotazioni sono già aperte alla biglietteria del Teatrino di Palazzo d’Arco (0376 325363) dal mercoledi al sabato dalle 17 alle 18.30.