Si vogliono portare sulla scena le avventure, gli amori e le emozioni di 5 donne, le cui vicende si intrecciano nello spazio di un appartamento.
Il testo rivela nella sua struttura una grande sensibilità e un acuto spirito di osservazione nei confronti dell’universo femminile. Attraverso le parole dei personaggi possiamo intravedere il loro lato più intimo, ma anche l’evoluzione , la crescita e la presa di coscienza che finalmente rende libere le cinque donne da quel mondo maschile, a volte anche violento, che le costringe e le segrega in un luogo di attese, di rinunce, di incertezze e di rassegnazione.
Nasce a Trieste, frequenta l’Accademia dei Filodrammatici di Milano e si diploma Attore nel 1989. Inizia a scrivere per il Teatro nel 1994. Il suo primo testo rappresentato è l’Atto unico “Carne della mia carne” . Nel 1996 vince la selezione I.D.I. Giovani Autori con “Chi ha paura del Lupo Cattivo?” Nel 1997 entra nella rosa dei finalisti al premio Riccione con la sua commedia “Quattro!”. Nel 1998 vince il premio Cantoni-Arta terme con la commedia “5 x una”. Il testo verrà rappresentato a Londra al Warehouse Theatre.
La sua produzione continua con due opere molto crude: “Un sabato qualunque” e “Spogliatoi”. Prosegue con un testo, invece, diametralmente opposto, poco realistico e molto poetico dal titolo “Ogni papà è partito per la guerra”.
Dal 1998 lavora come sceneggiatore cinematografico e televisivo. E’ stato uno degli story editor della soap opera “Ricominciare” (Rai 1) e poi di “ Vivere” (Canale 5). Lo troviamo inoltre in veste di dialogista e story liner per “Agrodolce”, romanzo popolare trasmesso da Rai 3. Ha scritto anche quattro episodi della sit-com “CASA ITALIA”.
Integra la sua attività di autore con la traduzione di testi inglesi ed americani.
Dall’attività di attore è poi passato a quella di autore, dedicandosi soprattutto alla scrittura di commedie. Perché questa predilezione?
«In Italia in genere la commedia è un po’ bistrattata e viene poco valorizzata. Da sempre, traducendo dall’inglese, ho una passione folle per la commedia americana, che ha fatto del brillante un genere di primo piano, con una forza che poi si è riversata anche nel cinema. […] Trovo che in genere la commedia riesca a parlare delle cose tristi della vita con tenerezza e delicatezza».
«5 x una»: quali le caratteristiche di questo testo?
«Sinteticamente questo testo racconta cinque storie femminili: i loro drammi, le difficoltà con gli uomini, lo sforzo a uscire da una condizione vittimistica in cui la società le ha costrette. Mi interessava soprattutto evidenziare la capacità che hanno nel reagire e nel credere che sia possibile cambiare. Credo fermamente in quello che ho scritto e credo molto nella forza delle donne, nella loro lotta tra le emozioni di cui la vita è piena».
È quindi una storia tutta al femminile?
«Le protagoniste sono femminili, ma ho descritto molti uomini crudeli, che abusano in vario modo delle donne: dalla violenza affettiva alla violenza del silenzio e del tradimento. Le sofferenze d’amore interessano tutti e quindi penso che anche gli uomini si ritroveranno in certe dinamiche presenti nello spettacolo».