Ci vollero sette anni per scrivere Dracula e in questo arco di tempo lo scrittore irlandese, autore di racconti fantastici, sviluppò il suo romanzo più celebre prendendo spunto dalle leggende popolari dei Balcani, da misteriose vicende di cronaca e dalle fonti storiche su Vlad III, del quale gli aveva parlato un suo professore. Un romanzo che fu rielaborato più volte, prima della sua pubblicazione nel 1897, e che vede al centro della narrazione la figura di un aristocratico vampiro della Transilvania che tiene prigioniero Jonathan Harker, un giovane notaio incaricato di occuparsi di questioni burocratiche relative alle sue proprietà londinesi. Altri personaggi del romanzo - che si compone di scambi epistolari tra i protagonisti, pagine di diario e articoli di giornale - sono la fidanzata di Jonathan, Mina, e l’amica che la ospita, Lucy Westerna, che sarà la prima vittima del vampiro. La "malattia" di Lucy richiederà l’intervento del professor Abraham Van Helsing che insieme a John Seward, direttore di un manicomio e all’americano Quincey P. Morris e agli stessi Jonathan e Mina, riuscirà ad annientare il vampiro e ad ucciderlo. Con il suo romanzo Stoker getta le basi di quella che sarà l’iconografia di Dracula nei secoli a venire, anche se alcuni elementi erano stati già introdotto da John W. Polidori con il suo Vampiro, alcuni decenni prima.
“Sono sempre stata attratta dalla figura distinta, dal fascino ipnotico, il viso esangue e il sorriso famelico che svela i canini aguzzi nel momento di mordere sul collo la sua vittima. DRACULA, personaggio che continua ad essere vivo (per modo di dire) nell’immaginario collettivo, come uno dei mostri più affascinanti dell’iconografia dell’orrore.
Ma questa riduzione teatrale sfaterà l’orrore trasformando la storia con ironia e comicità.
I personaggi e le scene rigorosamente in bianco e nero usciranno da un libro che illustrerà i diversi ambienti e tutto il teatro, compresa la platea, dove gli spettatori vivranno questa parodia del Mostro.
Il testo è colmo di citazioni cinematografiche (Frankestein Junior, Per favore non mordermi sul collo, etc.), ma rimanda anche a classiche situazioni comiche e i personaggi escono dai ruoli interpretando le loro caratterizzazioni (Dracula che dorme nella bara e poi nelle fogne, Seward medico che sviene vedendo il sangue, Von Helsing professore pazzo, Lady Westerna con la bombola dell’ossigeno, Harker che cerca di sfuggire alle tre vampiresse, la giornalista svampita, Lucy sensuale e sonnambula).
Il personaggio di Dracula portato alla notorietà dal celebre romanzo di Bram Stoker, non ha mai smesso di interessare ed appassionare lettori e studiosi irresistibilmente attratti dalla suggestione che evoca. E la parodia del mito che propone questa messa in scena ci fa dire, insieme all’ironico Woody Allen di “Provaci ancora Sam“, che Dracula non muore mai e ci prova sempre … anche con gli spettatori …”.
Maria Grazia Bettini
Parodia di Dracula con la «Campogalliani»
Due figure avvolte in mantelli neri agitano collane di aglio in direzione degli spettatori che, alla luce delle lanterne, vengono accompagnati nella sala semibuia. Sulle pareti, grandi e abitate ragnatele. Hallloween al teatrino d’Arco di Mantova si festeggia con ironia garbata, come è nello stile dell’Accademia Campogalliani. La nuova produzione Provaci ancora Dracula! è una parodia del genere horror che prende spunto dal romanzo gotico e ricco di folclore popolare scritto nel 1897 dall’irlandese Bram Stoker (che riprese il tema del vampiro già trattato da Goethe, Byron, Polidori e altri) e che nel 1992 sfociò nel film di Coppola.
Maria Grazia Bettini cura sia la regia sia la riduzione teatrale del testo e vi innesta una serie di citazioni, prevalentemente cinimatografiche o attinte alla musica leggera di qualche anno fa, compiendo accostamenti spiritosi. Bettini segue lo stile epistolare utilizzato da Stoker: accende i riflettori sui singoli personaggi e sulle ottiche attraverso le quali essi vedono la vicenda, e scopone la narrazione scenica in vari quadri che trovano ambientazione nelle pagine di un enorme libro recante le immagini della cupa Transilvania, dei bassifondi londinesi, degli interni sontuosi dei palazzi. Ne scaturisce un gustoso pastiche che non incute terrore ma suscita sorrisi compiaciuti.
In scena e impegnati dietro le quinte, figure di vasta esperienza affiancate dai giovani della Scuola di teatro. La scansione dei personaggi possiede quella incisività che da sempre caratterizza i lavori dell’Accademia e le capacità dei suoi attori. Dà volto cereo a Dracula Diego Fusari, signore delle tenebre di aristocratica eleganza, dal fascino noir. Il primo a finire addentato è l’appetitoso collo della sonnambula Lucy, che Annalaura Melotti cinge di varie sfaccettature, dalla dolcezza all’ingenuità. Esilarante la di lei madre, sventata e sfittica, impersonata da Francesca Campogalliani. La successiva predestinata ll’involontaria donazione di sangue è Mina, cui Rossella Avanzi conferisce colorita inflessione della voce. Da segnalare lo “spilungone” medico Michele Romualdi, l’esperto di fenomeni soprannaturali Adolfo Vaini in calzoncini tirolesi, la giornalista sempre pronta a far domande Martina Ginelli.
Completano ottimamente il cast Chiara Benazzi, Roberta Tognoli, Elena Molinari, Andrea Frognani, Valentino Staffoli, Giancarlo Braglia, Marco Federici, Sergio Negri, Giancarlo Santarello e la voce del navigatore satellitare Nicola Martinelli. Vivo successo di pubblico. Repliche fino al 24 novembre.
Maria Luisa Abate
MANTOVA, 17 ott. - La stagione teatrale dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco entra nel vivo con con lo spettacolo "Provaci ancora Dracula" liberamente tratto da Dracula (1897) dello scrittore irlandese Bram Stoker.
La versione teatrale vede alla regia la brava Maria Grazia Bettini, da sempre affascinata dalla figura del conte Dracula.
"Sono sempre stata attratta dalla sua figura distinta, dal fascino ipnotico, il viso esangue e il sorriso famelico che svela i canini aguzzi nel momento di mordere sul collo la sua vittima - racconta la regista - DRACULA, personaggio che continua ad essere vivo (per modo di dire) nell’immaginario collettivo, come uno dei mostri più affascinanti dell’iconografia dell’orrore. Ma questa riduzione teatrale sfaterà l’orrore trasformando la storia con ironia e comicità".
Ed è appunto cosi: lo spettacolo non delude per intensità e qualità delle battute.
I personaggi e le scene rigorosamente in bianco e nero sembrano uscire da un libro posto al centro del palco che illustra i diversi ambienti dove si svolge l’azione. Lo script è colmo poi di citazioni cinematografiche (Frankestein Junior, Per favore non mordermi sul collo, etc.), ma rimanda anche a classiche situazioni comiche e i personaggi escono dai ruoli interpretando le loro caratterizzazioni (Dracula che dorme nella bara e poi nelle fogne, Seward medico che sviene vedendo il sangue, Von Helsing professore pazzo, Lady Westerna con la bombola dell’ossigeno, Harker che cerca di sfuggire alle tre vampiresse, la giornalista svampita, Lucy sensuale e sonnambula).
Tutti in parte gli attori, in uno spettacolo che vede impegnato un numeroso cast: DIEGO FUSARI (Dracula), ANDREA FRIGNANI (Harker), ROSSELLA AVANZI (Mina), ANNALAURA MELOTTI (Lucy), FRANCESCA CAMPOGALLIANI (Lady Westerna), MARTINA GINELLI (Rowena), ADOLFO VAINI (Von Helsing), MICHELE ROMUALDI (Seward), VALENTINO STAFFOLI (Renfield), GIANCARLO BRAGLIA (Morris), MARCO FEDERICI (Irving), SERGIO NEGRI (Marinaio e contadino), SERGIO NEGRI (Contadino) e GIANCARLO SANTARELLO (Varney, contadino, facchino).
Particolare e azzeccata la scenografia (curata da DANIELE PIZZOLI e DIEGO FUSARI) cosi come i costumi (curati dallo stesso FUSARI e da FRANCESCA CAMPOGALLIANI).
L’Accademia Teatrale Campogalliani con "Provaci ancora Dracula" mette in scena una divertente e riuscita commedia adatta ai grandi ma anche ai più piccoli: due ore ben spese in compagnia dell’affascinante e mai dimenticato conte Dracula.
------
"Provavi ancora Dracula" sarà in scena fino a domenica 24 novembre e da questa stagione è possibile prenotare e riservare i posti direttamente dal sito della compagnia www.teatro-campogalliani.it
MARTEDÌ, 15 OTTOBRE 2019
Mantova - tempo libero
“Provaci ancora dracula!”: la fantasiosa regista Grazia Bettini ci fa accompagnare ai posti, nella sala oscura del Teatrino d’Arco (piazza d’Arco, Mantova), da figure avvolte in mantelli neri, con piccoli lumi in mano, come alle grotte di un Luna Park.
In sottofondo risuona, però, il tema misterioso di “Marienbad” (F.Seyrig). Come suole, la storia reca il notaio Harker nei Carpazi, al castello del Conte Dracula, con la documentazione dell’acquisto dell’edificio fatiscente di Carfax, a Londra.
Da qui in avanti le scene sono suggerite da un grande libro sfogliando il quale si mostrano vedute del maniero, interni, docks di Londra e salotti di casa (Nicola Malaguti).
E ci presenta il vampiro che, vestito come un dandy da Diego Fusari, si propone senza i tratti del demone malinconico e romantico (Klaus Kinski), ma piuttosto con le inclinazioni del seduttore byroniano (Frank Langella), contagiato dallo spirito buffonesco di Mel Brooks.
Il Dracula di Fusari costituisce l’aspetto e l’interpretazione più originali dello spettacolo parodico, “Provaci ancora Dracula!”.
Le musiche, le più diverse del repertorio pop, scelte e concertate da Nicola Martinelli, e i frequenti giochi di luce predisposti da Giorgio Codognola (l’uno e l’altro sono assistiti da Max Fiordaliso) accompagnano lo scorrere della nota trama che conduce il conte delle tenebre giù dai monti sino alla periferia di Londra, e dipoi alla camera da letto in cui il collo di Lucy (A. Melotti) si offre ai suoi canini.
Più tardi anche il collo di Mina (R. Avanzi) subisce lo stesso delirio erotico.
Se la prima, per la sventuratezza delle madre (F. Campogalliani) che getta l’aglio, scudo salvifico, dalla finestra, soccombe e diventa essa stessa vampira, la seconda, soccorsa dal medico locale (M. Romualdi), e soprattutto dallo studioso di eventi soprannaturali Von Helsing (A. Vaini), sopravvive, e tra luci e ombre partecipa alla caccia del vampiro nelle fogne urbane.
Una ventina di interpreti si alterna sul palcoscenico del Teatrino d’Arco (le tre mogli di Dracula, oltre ai tre corteggiatori di Lucy, ad una giornalista, ai vari popolani, ai marinai, ai facchini e ai servi del vampiro) e a tutto o quasi la Bettini concede di esternare tic, d accennare a una danza, di promuovere gag, di comporre poesie che sono canzoni conosciute (“e la barca va”, detta da Negri), di giostrare con la fonetica tedesca (Vaini), di storcere l’espressione (Avanzi), e marginale ma divertente, la voce del navigatore satellitare al cimitero (Martinelli).
Con “ventate” tipiche di Mel Brooks, è inevitabile che alla fine tutti i personaggi di questo lavoro firmato dalla Campogalliani sfoderino una dentatura ad hoc. Applausi del pubblico della prima.
Alberto Cattini
MANTOVA La stagione 2019-2020 dell’Accademia Teatrale Campogalliani inizia con una novità assoluta proponendo “Provaci ancora Dracula!” una divertente rivisitazione teatrale del romanzo “Dracula” di Bram Stoker, a cura di Maria Grazia Bettini.
Ci vollero sette anni per scrivere “Dracula” e in questo arco di tempo lo scrittore irlandese, autore di racconti fantastici, sviluppò il suo romanzo più celebre prendendo spunto dalle leggende popolari dei Balcani, da misteriose vicende di cronaca e dalle fonti storiche su Vlad III, del quale gli aveva parlato un suo professore. Un romanzo che fu rielaborato più volte prima della sua pubblicazione nel 1897, e che vede al centro della narrazione la figura di un aristocratico vampiro della Transilvania che tiene prigioniero Jonathan Harker, un giovane notaio incaricato di occuparsi di questioni burocratiche relative alle sue proprietà londinesi. Altri personaggi del romanzo – che si compone di scambi epistolari tra i protagonisti, pagine di diario e articoli di giornale – sono la fidanzata di Jonathan, Mina, e l’amica che la ospita, Lucy Westerna, che sarà la prima vittima del vampiro. La “malattia” di Lucy richiederà l’intervento del professor Abraham Von Helsing che insieme a John Seward, direttore di un manicomio e all’americano Quincey P. Morris e agli stessi Jonathan e Mina, riuscirà ad annientare il vampiro e ad ucciderlo. Con il suo romanzo Stoker getta le basi di quella che sarà l’iconografia di Dracula nei secoli a venire, anche se alcuni elementi erano stati già introdotti da John W. Polidori con il suo romanzo ”Il Vampiro” alcuni decenni prima.
La regista Maria Grazia Bettini dichiara di essere sempre stata attratta da questo Conte-Vampiro dalla figura distinta, dal fascino ipnotico, il viso esangue e il sorriso famelico che svela i canini aguzzi nel momento di mordere sul collo la sua vittima. Dracula è un personaggio che continua ad essere vivo (per modo di dire) nell’immaginario collettivo, come uno dei mostri più affascinanti dell’iconografia dell’orrore.
Ma questa riduzione teatrale sfaterà l’orrore trasformando la storia con ironia e comicità.
I personaggi e le scene, rigorosamente in bianco e nero, usciranno da un libro che illustrerà i diversi ambienti e invaderanno tutto il teatro, compresa la platea, dove gli spettatori vivranno questa parodia del Mostro.
Il testo è colmo di citazioni cinematografiche (“Frankenstein Junior”, “Per favore non mordermi sul collo”, etc.) ma rimanda anche a classiche situazioni comiche e i personaggi escono dai ruoli interpretando le loro caratterizzazioni (Dracula che dorme nella bara e poi nelle fogne, Seward medico che sviene vedendo il sangue, Von Helsing professore pazzo, Lady Westerna con la bombola dell’ossigeno, Harker che cerca di sfuggire alle tre vampiresse, la giornalista svampita, Lucy sensuale e sonnambula).
Il personaggio di Dracula portato alla notorietà dal celebre romanzo di Bram Stoker, non ha mai smesso di interessare ed appassionare lettori e studiosi irresistibilmente attratti dalla suggestione che evoca. E la parodia del mito che propone questa messa in scena ci fa dire, insieme all’ironico Woody Allen di “Provaci ancora Sam”, che Dracula non muore mai e ci prova sempre … anche con gli spettatori!
La regia dello spettacolo porta la firma di Maria Grazia Bettini e gli interpreti sono:
Diego Fusari, Chiara Benazzi, Roberta Tognoli, Elena Montanari, Andrea Frignani, Rossella Avanzi, Annalaura Melotti, Francesca Campogalliani, Martina Ginelli, Adolfo Vaini, Michele Romualdi, Valentino Staffoli, Giancarlo Braglia, Marco Federici, Sergio Negri, Giancarlo Santarello, Barbara e Debora Pedrazzini.
Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli e Diego Fusari erealizzate dalla falegnameria Busoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari e realizzati dalla sartoria Costapereira, le luci sono curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, le elebaorazioni fotografiche di scena sono di Nicola Malaguti, la direzione scenica è di Lorenza Becchi, Angela Angelastro e Donata Bosco.
Lo spettacolo verrà replicato ogni venerdì e sabato sera alle ore 20,45 e la domenica al pomeriggio alle ore 16,00 sino fino a domenica 24 novembre. Le prenotazioni per tutte le rappresentazioni si possono già effettuare presso la biglietteria del Teatrino di Palazzo D’Arco dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 18,30 (tel. 0376 325363) oppure via mail (biglietteria@teatro-campogalliani.it) ed ora anche online collegandosi al sito www.teatro-campogalliani.it.
SABATO, 12 OTTOBRE 2019
Mantova - Tempo-Libero
Questa sera alle 20.45 al Teatrino d’Arco si inaugura la stagione teatrale dell’Accademia Campogalliani con il debutto in prima assoluta di Provaci ancora Dracula! per la regia di Maria Grazia Bettini. Le prenotazioni sono già aperte per tutte le repliche.Gli interpreti sono Diego Fusari, Chiara Benazzi, Roberta Tognoli, Elena Montanari, Andrea Frignani, Rossella Avanzi, Annalaura Melotti, Francesca Campogalliani, Martina Ginelli, Adolfo Vaini, Michele Romualdi, Valentino Staffoli, Giancarlo Braglia, Marco Federici, Sergio Negri, Giancarlo Santarello, Barbara e Debora Pedrazzini. Lo spettacolo verrà replicato ogni venerdì e sabato sera alle 20,45 e la domenica alle 16 fino al 24 novembre. Prenotazioni dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363) e ora anche online sul sito internet www.teatro-campogalliani.it.
Matteo Sbarbada
La stagione 20189-2020 dell’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani inizia con una novità assoluta proponendo “Provaci ancora Dracula!” una divertente rivisitazione teatrale del romanzo “Dracula” di Bram Stoker, a cura di Maria Grazia Bettini.
Ci vollero sette anni per scrivere “Dracula” e in questo arco di tempo lo scrittore irlandese, autore di racconti fantastici, sviluppò il suo romanzo più celebre prendendo spunto dalle leggende popolari dei Balcani, da misteriose vicende di cronaca e dalle fonti storiche su Vlad III, del quale gli aveva parlato un suo professore.
Un romanzo che fu rielaborato più volte prima della sua pubblicazione nel 1897, e che vede al centro della narrazione la figura di un aristocratico vampiro della Transilvania che tiene prigioniero Jonathan Harker, un giovane notaio incaricato di occuparsi di questioni burocratiche relative alle sue proprietà londinesi. Altri personaggi del romanzo – che si compone di scambi epistolari tra i protagonisti, pagine di diario e articoli di giornale – sono la fidanzata di Jonathan, Mina, e l’amica che la ospita, Lucy Westerna, che sarà la prima vittima del vampiro. La “malattia” di Lucy richiederà l’intervento del professor Abraham Von Helsing che insieme a John Seward, direttore di un manicomio e all’americano Quincey P. Morris e agli stessi Jonathan e Mina, riuscirà ad annientare il vampiro e ad ucciderlo. Con il suo romanzo Stoker getta le basi di quella che sarà l’iconografia di Dracula nei secoli a venire, anche se alcuni elementi erano stati già introdotti da John W. Polidori con il suo romanzo ”Il Vampiro” alcuni decenni prima.
La regista Maria Grazia Bettini dichiara di essere sempre stata attratta da questo Conte-Vampiro dalla figura distinta, dal fascino ipnotico, il viso esangue e il sorriso famelico che svela i canini aguzzi nel momento di mordere sul collo la sua vittima. Dracula è un personaggio che continua ad essere vivo (per modo di dire) nell’immaginario collettivo, come uno dei mostri più affascinanti dell’iconografia dell’orrore.
Ma questa riduzione teatrale sfaterà l’orrore trasformando la storia con ironia e comicità.
I personaggi e le scene, rigorosamente in bianco e nero, usciranno da un libro che illustrerà i diversi ambienti e invaderanno tutto il teatro, compresa la platea, dove gli spettatori vivranno questa parodia del Mostro.
Il testo è colmo di citazioni cinematografiche (“Frankenstein Junior”, “Per favore non mordermi sul collo”, etc.) ma rimanda anche a classiche situazioni comiche e i personaggi escono dai ruoli interpretando le loro caratterizzazioni (Dracula che dorme nella bara e poi nelle fogne, Seward medico che sviene vedendo il sangue, Von Helsing professore pazzo, Lady Westerna con la bombola dell’ossigeno, Harker che cerca di sfuggire alle tre vampiresse, la giornalista svampita, Lucy sensuale e sonnambula).
Il personaggio di Dracula portato alla notorietà dal celebre romanzo di Bram Stoker, non ha mai smesso di interessare ed appassionare lettori e studiosi irresistibilmente attratti dalla suggestione che evoca. E la parodia del mito che propone questa messa in scena ci fa dire, insieme all’ironico Woody Allen di “Provaci ancora Sam”, che Dracula non muore mai e ci prova sempre … anche con gli spettatori!
La regia dello spettacolo porta la firma di Maria Grazia Bettini e gli interpreti sono:
Diego Fusari, Chiara Benazzi, Roberta Tognoli, Elena Montanari, Andrea Frignani, Rossella Avanzi, Annalaura Melotti, Francesca Campogalliani, Martina Ginelli, Adolfo Vaini, Michele Romualdi, Valentino Staffoli, Giancarlo Braglia, Marco Federici, Sergio Negri, Giancarlo Santarello, Barbara, Debora Pedrazzini
Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli e Diego Fusari erealizzate dalla falegnameria Busoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari e realizzati dalla sartoria Costapereira, le luci sono curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, le elaborazioni fotografiche di scena sono di Nicola Malaguti, la direzione scenica è di Lorenza Becchi, Angela Angelastro e Donata Bosco.
Lo spettacolo verrà replicato ogni venerdì e sabato sera alle ore 20,45 e la domenica al pomeriggio alle ore 16,00 sino fino a domenica 24 novembre.
Le prenotazioni per tutte le rappresentazioni si possono già effettuare presso la biglietteria del Teatrino di Palazzo D’Arco dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 18,30 (tel. 0376 325363) oppure via mail (biglietteria@teatro-campogalliani.it) ed ora anche online collegandosi al sito www.teatro-campogalliani.it