In un’epoca in cui lo stipendio medio di un operaio era di 300 lire, l’affitto di una casa borghese si aggirava sulla stessa cifra, un chilo di pane costava 2 lire e un litro di latte circa 1 lira e venti, è facile immaginare lo sgomento che prende la famiglia del generale Siriani, alla notizia di dover sborsare all’improvviso centocinquantamila lire, quale indennizzo per un incidente involontariamente provocato da Grazia, fresca moglie di Tullio, graziosa e sbadata quasi patentata. Nasce da questo evento imprevedibile ma non inevitabile il semplice intreccio narrativo di questa fresca e misurata commedia, tracciata dalla garbata penna di Aldo De Benedetti nel 1936, in cui vengono messi a nudo ipocrisie e vezzi dell’italiano borghese benestante e benpensante, sempre pronto a puntare il dito e a scandalizzarsi per l’altrui vicenda ma non altrettanto ligio ai principi e ai precetti quando si tratta, ovviamente, della propria famiglia. Un nitidissimo affresco di personaggi macchiettistici, di scambi fintocortesi, di dialoghi pungenti, nel piu’ classico stile della commedia all’italiana, con il quale abbiamo scelto di divertirci nell’intento di far divertire, con la curiosa sensazione di essere dentro un film in bianco e nero.
94%
“ECCELLENTE”
Uno spettcolo coinvolgente per tutta la sua durata.
Dialoghi brillanti e testo accattivante
Scenografia d’altri tempi ma adatta all’opera
simpatica e piacevole
ben scelti
ben curata
magistrale
davvero professionale