DONNE APPASSIONATE: feroce e complessa commedia satirica con un cast interamente al femminile.
Le DONNE APPASSIONATE parlano sempre, tutte insieme. Si incontrano, si scontrano, si affrontano a suon di pettegolezzi e schermaglie che ruotano sempre e solo attorno al grande assente ma sempre presente uomo/marito/amante.
New York, primi anni ’60. Un gruppo di signore dell’alta borghesia amiche/nemiche, tutte legate al carro di un matrimonio per amore o per convenienza.
Tra loro Mary Haines vede crollare, dopo dodici anni, il suo perfetto equilibrio famigliare quando le amiche la metteranno di fronte alla realtà: suo marito Stephen la tradisce con Crystal, cinica, bellissima, seducente commessa di profumeria.
A questo punto tutte le convenzioni traballano e le mogli si ritrovano a Reno per un divorzio immediato.
Alla fine l’amore vero vince e le pettegole, le innamorate, le arrampicatrici voltano semplicemente pagina verso una nuova avventura.
Mary riconquista il marito per tornare alla sua “normalità “, ma forse il prezzo da pagare non era stato previsto.
Ho scelto di ambientare la commedia negli anni ’60, in quanto si respirava già qualche accenno di voglia di indipendenza femminile, pur rimanendo la famiglia e il matrimonio valori irrinunciabili.
Ogni personaggio femminile ha un carattere particolare, ma tutte insieme sono la Donna, con le sue contraddizioni, sensibilità, partecipazione buona o cattiva alla vite degli altri.
Le donne sono (ovviamente) soggiogate al mondo maschile, per loro non esiste un altro modo di concepire l’esistenza, di sentirsi donne (persone?). Ma il riscatto arriva dopo (è proprio questo il punto): l’aver capito perfettamente come manipolare il meccanismo dal di dentro; l‘aver assimilato la regle du jeu molto meglio delle loro controparti maschili permette loro di trasformare un ambiente del quale sono succubi in qualcosa da poter dominare.
Questo è il messaggio dello spettacolo, costruito con le attrici, allieve del Corso avanzato della Scuola di Teatro.
Domenica, 20 febbraio 2022
di redazione
MANTOVA – La Campogalliani firma un altro successo con “Donne Appassionate” in scena ieri sera e oggi pomeriggio alle ore 16. Tanti applausi per questa commedia satirica con un cast completamente al femminile, per la regia firmata ancora una volta da Maria Grazia Bettini. Lo spettacolo è costruito con le attrici, allieve del Corso avanzato della Scuola di Teatro.
“Le Donne Appassionate” parlano sempre, tutte insieme. Si incontrano, si scontrano, si affrontano a suon di pettegolezzi e schermaglie che ruotano sempre e solo attorno al grande assente ma sempre presente uomo/marito/amante.
La commedia è ambientata nella New Tork dei primi anni ’60, una scelta spiega la regista in quanto li all’epoca ” si respirava già qualche accenno di voglia di indipendenza femminile, pur rimanendo la famiglia e il matrimonio valori irrinunciabili. Ogni personaggio femminile ha un carattere particolare, ma tutte insieme sono la Donna, con le sue contraddizioni, sensibilità, partecipazione buona o cattiva alla vite degli altri.”.
Protagoniste alcune signore dell’alta borghesia amiche/nemiche, tutte legate al carro di un matrimonio per amore o per convenienza. Tra loro Mary Haines vede crollare, dopo dodici anni, il suo perfetto equilibrio famigliare quando le amiche la metteranno di fronte alla realtà: suo marito Stephen la tradisce con Crystal, cinica, bellissima, seducente commessa di profumeria. A questo punto tutte le convenzioni traballano e le mogli si ritrovano a Reno per un divorzio immediato. Alla fine l’amore vero vince e le pettegole, le innamorate, le arrampicatrici voltano semplicemente pagina verso una nuova avventura. Mary riconquista il marito per tornare alla sua “normalità “, ma forse il prezzo da pagare non era stato previsto.
Sabato prossimo 26 febbraio sarà in scena al Teatrino di Piazza D’Arco alle 20,45 “Indovina chi viene a cena” (replica domenica 27 alle 16) per la regia di Maria Grazia Bettini, Chiara Prezzavento e Mario Zolin.
La cucina sarà protagonista di questa serata con una carrellata di ricette mantovane e non, recitate in chiave comica e ironica, e fra una portata e l’altra brani teatrali dedicati a pranzo, cena e dessert. Storie e personaggi rappresentano l’atto del mangiare, che esprime il senso vero di una parte essenziale del nostro “essere”: lo stare insieme in famiglia, il racconto, la conoscenza, il confronto… la convivialità.
MANTOVA – Prosegue a ritmo serrato la rassegna invernale al Teatrino di Palazzo D’Arco che domani sera alla 20 e domenica pomeriggio alle ore 16 vedrà il ritorno sul palco di uno spettacolo che ha debuttato la scorsa estate, si tratta di una nuova proposta dell’Accademia Teatrale Campogalliani: “Donne appassionate”, un’elaborazione teatrale di Maria Grazia Bettini, che ne ha curato pure la regia insieme a Marco Federici, una feroce e complessa commedia satirica con un cast interamente al femminile.
Le donne appassionate parlano sempre, tutte insieme. Si incontrano, si scontrano, si affrontano a suon di pettegolezzi e schermaglie che ruotano sempre e solo attorno al grande assente ma sempre presente uomo/marito/amante.
New York, fine anni ’50. un gruppo di signore dell’alta borghesia amiche/nemiche, tutte legate al carro di un matrimonio per amore o per convenienza.
Tra loro Mary Haines vede crollare, dopo dodici anni, il suo perfetto equilibrio famigliare quando le amiche la metteranno di fronte alla realtà: suo marito Stephen la tradisce con Crystal, cinica, bellissima, seducente commessa di profumeria.
A questo punto tutte le convinzioni traballano e le mogli si ritrovano a Reno per un divorzio immediato.
Alla fine l’amore vero vince e le pettegole, le innamorate, le arrampicatrici voltano semplicemente pagina verso una nuova avventura.
Mary riconquista il marito per tornare alla sua “normalità”, ma forse il prezzo da pagare non era stato previsto.
La scelta di ambientare la commedia alla fine degli anni ’50 è stata dettata dal fatto che in quel periodo si respirava già qualche accenno di voglia di indipendenza femminile, pur rimanendo la famiglia e il matrimonio valori irrinunciabili.
Ogni personaggio femminile ha un carattere particolare, ma tutte insieme sono la Donna, con le sue contraddizioni, sensibilità, partecipazione buona o cattiva alla vita degli altri.
Le donne sono (ovviamente) soggiogate al mondo maschile, per loro non esiste un altro modo di concepire l’esistenza, di sentirsi donno (persone?). Ma il riscatto arriva dopo (è proprio questo il punto): l’aver capito perfettamente come manipolare il meccanismo dal di dentro; l’aver assimilato la regle du jeu molto meglio delle loro controparti maschili permette loro di trasformare un ambiente del quale sono succubi in qualcosa da poter dominare.
Questo è il messaggio dello spettacolo, costruito con le allieve del Corso avanzato della Scuola di Teatro a cui si sono affiancate alcune attrici storiche della Campogalliani. Il numeroso cast di interpreti è costituito da: Chiara Benazzi, Daniela Modena, Rossella Avanzi, Debora Pedrazzini, Stefania Roserzi, Monica Zanardi Lamberti, Paola Diva Polidori, Loredana Sartorello, Maria Donata Bosco, Maria Sole Tartari, Nadia Golinelli, Ramona Laconi e Barbara Pedrazzini.
La regista Maria Grazia Bettini si è avvalsa per le scelte musicali di Nicola Martinelli, per le luci di Massimiliano Fiordaliso, per le scenografie di Daniele Pizzoli, per i costumi di Francesca Campogalliani, per la grafica di Michele Romualdi e Fabio Nardi, per la direzione scenica di Marco Federici e per la revisione testuale di Chiara Prezzavento.
La realizzazione di questo spettacolo, come di tutti quelli presenti nella rassegna è stata resa possibile grazie alla sensibilità della Fondazione d’Arco e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus.
Le prenotazioni si possono effettuare presso la biglietteria del Teatrino D’Arco, dal giovedì al sabato dalle ore 17:30 alle ore 19:00, tel 0376 725363 oppure va mail scrivendo a biglietteria@teatro-campogalliani.it.
VENERDÌ, 18 FEBBRAIO 2022
MANTOVA - Tempo-Libero
OGGI E DOMANI
Al Teatrino di Palazzo d’Arco l’Accademia Teatrale Campogalliani propone il 19 febbraio alle 20.45 e il 20 alle 16 una commedia satirica ambientata a New York alla fine degli anni ’50: “Donne appassionate”, elaborazione di Maria Grazia Bettini che ha curato la regia insieme a Marco Federici.
Cast tutto femminile: Chiara Benazzi, Daniela Modena, Rossella Avanzi, Debora Pedrazzini, Stefania Roversi, Monica Zanardi Lamberti, Paola Diva Polidori, Loredana Sartorello, Maria Donata Bosco, Maria Sole Tartari, Nadia Golinelli, Ramona Laconi e Barbara Pedrazzini.
Scelte musicali di Nicola Martinelli, luci di Massimiliano Fiordaliso, scenografie di Daniele Pizzoli, costumi di Francesca Campogalliani, grafica di Michele Romualdi e Fabio Nardi, direzione scenica di Marco Federici, revisione testuale di Chiara Prezzavento.
Prenotazioni alla biglietteria del Teatrino d’Arco, oggi dalle 17.30 alle 19, tel. 0376 325363 o email biglietteria@teatro-campogalliani.it
GIOVEDÌ, 8 LUGLIO 2021
MANTOVA - Tempo-Libero
PALAZZO D’ARCO
Nnuovo appuntamento con la rassegna “Sere d’Estate a Palazzo D’Arco” dopo il successo dei precedenti appuntamenti con posti sempre esauriti. A causa delle avverse previsioni del tempo previste, lo spettacolo “Donne appassionate”, in programma stasera, è stato rinviato a domani. Alle 21.30 sul palco del Cortile d’onore in scena la nuova proposta dell’Accademia Teatrale Campogalliani: “Donne appassionate”, un’elaborazione teatrale di Maria Grazia Bettini, che ne ha curato pure la regia, insieme a Marco Federici, una feroce e complessa commedia satirica con un cast interamente al femminile. «Le donne appassianate parlano sempre, tutte insieme - anticipa una nota della pièce - Si incontrano, si scontrano, si affrontano a suon di pettegolezzi e schermaglie che ruotano sempre e solo attorno al grande assente ma sempre presente uomo/manto/amante».
New York, fine anni ’50. un gruppo di signore dell’alta borghesia amiche/nemiche, tutte legate al carro di un matrimonio per amore o per convenienza. «Tra loro Mary Haines vede crollare, dopo dodici anni, il suo perfetto equilibrio famigliare quando le amiche la metteranno di fronte alla realtà: suo marito Stephen la tradisce con Crystal, cinica, bellissima, seducente commess di profumeria. A questo punto tutte le convenzioni traballano e le migli si ritrovano a Reno per un divorzio immediato. Alla fine l’amore vero vince e le pettegole, le innamorate, le arrampicatrici voltano semplicemente pagina verso una nuova avventura. Mery riconquista il marito per tornare alla sua “normalità”, ma forse il prezzo da pagare non era stato previsto». La scelta di ambientare la commedia alla fine degli anni ’50, è stat dettata dal fatto che in quel periodo si respirava già qualche accenno di voglia di indipendenza femminile, pur rimanendo la famiglia e il matrimonio valori irrinunciabili.
«Le donne - conclude la nota - sono (ovviamente) soggiogate al mondo maschile, per loro non esiste un altro modo di concepire l’esistenza, di sentirsi donne (persone?). Ma il riscatto arriva dopo (è proprio questo il punto): l’aver capito perfettamente come manipolare il meccanismo dal di dentro; l’aver assimilato la regle du jeu molto meglio delle loro controparti maschili permette loro di trasformare un ambiente del quale sono succobi in qualcosa da poter dominare».
Questo è il messaggio dello spettacolo, costruito con le allieve del Corso avanzato della Scuola di Teatro a cui sono affiancate alcune attrici storiche della Campogallani. Il numeroso cast di interpreti è costituito da: Chiara Benazzi, Daniela Modena, Rossella Avanzi, Debora Pedrazzini, Stefania Roversi, Monica Zanardi Lamberti, Paola Diva Polidori, Loredana Sartorello, Maria Donata Bosco, Maria Sole Tartari, Nadia Golinelli, Ramona Laconi e Barbara Pedrazzini.
La regista Maria Grazia Bettini si è avvalsa per le scelte musicali di Nicola Martinelli, per le luci di Massimiliano Fiordaliso, per le scenografie di Daniele Pizzoli, per i costumi di Francesca Campogalliani, per la grafica di Michele Romualdi e Fabio Nardi, per la direzione scenica di Marco Federici e per la revisione testuale di Chiara Prezzavento. Prenotazione obbligatoria sul sito www.teatro-campogalliani.it, biglietteria@teatro-campogalliani.it. Info tel. 0376325363.
MANTOVA - Prosegue con grande successo e posti sempre esauriti la rassegna teatrale “Sere d’estate e Palazzo D’Arco” che venerdì sera alle 21,30 vedrà il ritorno sul palco del Cortile d’onore della prosa con una nuova proposta dell’Accademia Teatrale Campogallini: “Donne appassionate”, un’elaborazione teatrale di Maria Grazia Bettini, che ne ha curato pure la regia, insieme a Marco Federici, una feroce e complessa commedia satirica con un cast interamente al femminile
Le donne appassionate parlano sempre, tutte insieme. Si incontrano, si scontrano, si affrontano a suon di pettegolezzi e schermaglie che ruotano sempre e solo attorno al grande assente ma sempre presente uomo/marito/amante.
New York, fine anni ’50. Un gruppo di signore dell’alta borghesia amiche/nemiche, tutte legate al carro di un matrimonio per amore o per convenienza.
Tra loro Mary Haines vede crollare, dopo dodici anni, il suo perfetto equilibrio famigliare quando le amiche la metteranno di fronte alla realtà: suo marito Stephen la tradisce con Crystal, cinica, bellissima, seducente commessa di profumeria.
A questo punto tutte le convenzioni traballano e le mogli si ritrovano a Reno per un divorzio immediato.
Alla fine l’amore vero vince e le pettegole, le innamorate, le arrampicatrici voltano semplicemente pagina verso una nuova avventura.
Mary riconquista il marito per tornare alla sua “normalità”, ma forse il prezzo da pagare non era stato previsto.
La scelta di ambientare la commedia alla fine degli anni ’50, è stata dettata dal fatto che in quel periodo si respirava già qualche accenno di voglia di indipendenza femminile, pur rimanendo la famiglia e il matrimonio valori irrinunciabili.
Ogni personaggio femminile ha un carattere particolare, ma tutte insieme sono la Donna, con le sue contraddizioni, sensibilità, partecipazione buona o cattiva alla vite degli altri.
Le donne sono (ovviamente) soggiogate al mondo maschile, per loro non esiste un altro modo di concepire l’esistenza, di sentirsi donne (persone?). Ma il riscatto arriva dopo (è proprio questo il punto): l’aver capito perfettamente come manipolare il meccanismo dal di dentro; l‘aver assimilato la regle du jeu molto meglio delle loro controparti maschili permette loro di trasformare un ambiente del quale sono succubi in qualcosa da poter dominare.
Questo è il messaggio dello spettacolo, costruito con le allieve del Corso avanzato della Scuola di Teatro a cui si sono affiancate alcune attrici storiche della Campogalliani. Il numeroso cast di interpreti è costituito da: Chiara Benazzi, Daniela Modena, Rossella Avanzi, Debora Pedrazzini, Stefania Roversi, Monica Zanardi Lamberti, Paola Diva Polidori, Loredana Sartorello, Maria Donata Bosco, Maria Sole Tartari, Nadia Golinelli, Ramona Laconi e Barbara Pedrazzini.
La regista Maria Grazia Bettini si è avvalsa per le scelte musicali di Nicola Martinelli, per le luci di Massimiliano Fiordaliso, per le scenografie di Daniele Pizzoli, per i costumi di Francesca Campogalliani, per la grafica di Michele Romualdi e Fabio Nardi, per la direzione scenica di Marco Federici e per la revisione testuale di Chiara Prezzavento.
La realizzazione di questo spettacolo come di tutti quelli presenti nella rassegna è stata resa possibile grazie alla sensibilità della Fondazione D’Arco e della Fondazione della Comunità Mantovana Onlus, al patrocinio del Comune di Mantova e ai numerosi sponsor che hanno reso possibile la realizzazione di un così articolato progetto.
E’ obbligatoria la prenotazione da effettuarsi a partire tramite il servizio di biglietteria online sul sito www.teatro-campogalliani.it, oppure via mail a biglietteria@teatro-campogalliani.it o direttamente presso la biglietteria del Teatrino D’Arco, dal giovedì al sabato, dalle ore 17:00 alle ore 18:30 tel. 0376 325363. In caso di maltempo lo spettacolo verrà replicato la sera successiva.
80%
“BUONO”
Alcune attrici molto valide; forse mi aspettavo qualcosa di più nella recitazione complessiva conoscendo il peso di una compagnia come la Campogalliani ... ma dopo il covid ci sta