Lo spettacolo nasce dalla volontà di dare ai giovani allievi la possibilità di mettere in pratica le abilità apprese durante il corso della nostra Scuola di Teatro.
Convinti dell’importanza del gruppo nel fare teatro insieme, abbiamo avviato il nostro percorso teatrale con alcuni esercizi per socializzare approdando poi ad altri funzionali alla percezione e all’appropriazione dello spazio, inteso non solo come spazio fisico ma anche come spazio sonoro.
Il lavoro svolto ha cercato di recuperare l’aspetto educativo piuttosto che il risultato teatrale, poiché il teatro è un gioco con un alto valore formativo, un pretesto per comunicare, per esprimersi, per conoscere gli altri e se stessi, per maturare il proprio rapporto con il mondo: il “far finta” è un momento fondamentale di crescita e maturità.
Nello spettacolo si alterneranno momenti in cui i ragazzi si muoveranno in maniera codificata e prestabilita ad altri in cui potranno esprimersi in piena libertà, momenti corali a momenti in cui si troveranno da soli ad affrontare brevi monologhi. Ciascun allievo rappresenterà un gatto immedesimandosi nel personaggio di fantasia grazie al travestimento, ai movimenti caratteristici richiesti dalla caratterizzazione e seguendo la musica che farà da sottofondo.
L’ispirazione all’origine dello spettacolo proviene, nella maggior parte, dal testo “Il libro dei gatti tuttofare” di Thomas Stearn Eliot che è stato elaborato, semplificato e reso adatto alla rappresentazione. Altri spunti provengono da Gianni Rodari, Stefano Benni e Regina Henscheid soprattutto per quanto riguarda le parti corali.
BRUNERO
gatto del mistero
GATTATRAC E GATTAFASCIO
(gatti acrobati)
Chiara Pintani
Alessia Sterpu