La storia parte da un’inedita prospettiva, quella del Gatto e la Volpe che, stanchi di essere considerati i cattivi della celeberrima fiaba di Pinocchio, si ribellano e chiedono un regolare processo per riabilitarsi ed avere l’opportunità di raccontare la loro versione dei fatti e, così, convincere il pubblico della loro buona fede.
Ci riusciranno? Quali strategie useranno? Continueranno a mentire pur di riscattarsi?
Durante il processo, presieduto dal giudice e dal suo fidato cancelliere, gli avvocati dell’accusa e della difesa ascolteranno i testimoni e, attraverso la ricostruzione dei fatti, gli spettatori verranno condotti in un divertente gioco di rimandi al testo originale che scaturirà in un punto di vista insolito delle vicende narrate nella fiaba.
Nell’aula del tribunale compaiono alcuni tra i personaggi più e meno noti creati da Collodi insieme alle maschere della Commedia dell’Arte introdotte per l’occasione essendo stato argomento di alcune lezioni del corso.
Ai giovani allievi, quest’anno, è stato chiesto di affrontare una sfida ulteriore: portare in scena uno spettacolo con personaggi così popolari e ben definiti significa calarsi nel ruolo richiesto e immedesimarsi nella situazione, mettendo a frutto le tecniche apprese durante il corso. Le strategiche menzogne, le ingenue verità e le rivelazioni fantasiose hanno permesso loro di dare vita a veri personaggi che conducono lo spettatore verso il finale a sorpresa.
Lo spettacolo “Le bugie hanno le gambe corte” è liberamente tratto dall’opera lirica multimediale “Pinocchio (mal)visto dal Gatto e la volpe” di Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti.