a cura di Diego Fusari
ingresso libero
Al pianoforte
Gianmarco Carnazza
allievo del maestro Salvatore Spanò, Direttore del Conservatorio
“Lucio Campiani di Mantova
Programma esecuzioni musicali:
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata per pianoforte in do maggiore2º movimento
"Mozart Reincarnato"
dal film
La leggenda del pianista sull’oceano (1998)
Wolfgang Amadeus Mozart
Fantasia in Re minore KV 397 per pianoforte
L’incontro con Mantova di Wolfgang Amadeus Mozart in uno spettacolo rievocativo del soggiorno mantovano del giovane musicista salisburghese, accompagnato dal padre Leopold, in occasione del primo viaggio in Italia tra la fine del 1769 e l’inizio del 1770, dopo aver sostato a Rovereto e Verona. I Mozart arrivarono a Mantova il 10 gennaio 1770 grazie ad una lettera di presentazione del conte Giorgio D’Arco, gran maestro di Corte a Salisburgo, al cugino mantovano Giovan Battista Gherardo; in città furono ospiti delle più illustri famiglie ed assistettero a ricevimenti e spettacoli teatrali. La serata più importante fu il memorabile concerto che il giovane Amadeus, all’epoca ancora tredicenne, tenne con il padre nel nuovo Teatrino dell’Accademia la sera del 16 gennaio 1770, riscuotendo un clamoroso successo tra la nobiltà locale e gli esperti musicisti che lo consacrarono astro nascente nel panorama musicale contemporaneo. Il soggiorno mantovano coincide con una delle pagine più significative per la storia del teatro mantovano ed italiano nell’età teresiana, non solo per la presenza del giovane talento musicale, ma anche perché l’episodio resta legato all’inaugurazione dell’incomparabile teatrino di Antonio Galli Bibiena, voluto dalla Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti istituita qualche anno prima dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Come se fosse il vero Mozart 13enne, il piccolo damerino di fine ’700 davanti al grande pianoforte a coda, ha ricevuto un boato di applausi dal pubblico del Bibiena che l’altra sera, grazie alla Campogalliani, ha rivissuto quel mitico 16 gennaio 1770, quando Wolfgang Amadeus Mozart suonò al nuovo Teatrino dell’Accademia (oggi Virgiliana) progettato da Antonio Galli da Bibiena. Lo spettacolo è stato molto coinvolgente. Sul palcoscenico, due voci narranti, Diego Fusari e Andrea Flora vestiti di nero, dietro tra figuranti in costume, gli attori Adolfo Vaini (Leopold Mozart), Luca Genovesi (Wolfgang Amadeus) e Michele Romualdi (Giorgio d’Arco) e le attrici Francesca Campogalliani (signora Sartoretti) e Loredana Sartorello (marchesa Aurelia Cavriani). Il bambino pianista lo ha "fornito" il conservatorio Campiani che, di fronte alla richiesta della Campogalliani ha trovato Gianmarco Carnazza, seconda media, che studia pianoforte da quando aveva 5 anni e mezzo. Di Marsala, come il suo maestro Salvatore Spanò, viene a Mantova al conservatorio da Iseo dove la famiglia si è trasferita dalla Sicilia Ha suonato due brani del genio austriaco e Mozart reincarnato di Morricone dal film La leggenda del pianista sull’oceano. In collaborazione con l’Accademia Virgiliana, la Campogalliani ha ricostruito il resoconto entusiasta del concerto uscito sulla Gazzetta di Mantova e i commenti della giovane Cavriani. Tutti gridavano "bravo" quella sera, scriveva allo zio Guido. Scopriamo che per farsi raccomandare a Mantova nel primo tour italiano del figliolo, dopo Rovereto e Verona e prima di Milano, Leopold si rivolge al conte Giorgio d’Arco, gran maestro di corte a Salisburgo. Questi scrive al cugino Giovan Battista Gherardo di Mantova, che poi ospiterà i Mozart. Per il gran freddo, scrive Leopold alla moglie, prima di ripartire compra scaldapiedi di feltro imbottiti di pelo di lupo. Nel tragitto si ferma a Bozzolo, dove l’arciprete, musicista, li accoglie e fa suonare suoi brani.
Maria Antonietta Filippini
La visita di Mozart a Mantova
Rivive una delle più significative pagine della storia culturale mantovana e italiana in epoca teresiana
21/04/2016
di Maria Luisa Abate
L’Accademia Nazionale Virgiliana, in collaborazione con il Conservatorio “Lucio Campiani” e con l’Accademia Teatrale "Francesco Campogalliani", invita, giovedì 21 aprile alle ore 21 al Teatro Bibiena, a un appuntamento dedicato a “La visita di Wofgang Amadeus Mozart a Mantova”. Lo spettacolo rievoca il breve soggiorno mantovano dell’enfant prodige, che fu accompagnato dal padre Leopold in occasione del primo viaggio in Italia avvenuto tra la fine del 1769 e l’inizio del 1770.
I Mozart arrivarono a Mantova il 10 gennaio 1770 grazie a una lettera di presentazione del Conte Giorgio D’Arco, gran maestro di Corte a Salisburgo, al cugino mantovano Giovan Battista Gherardo. Le più illustri famiglie li accolsero nelle loro dimore, offrendo in loro onore ricevimenti e spettacoli. Rimane memorabile il concerto che il giovane Amadeus, all’epoca tredicenne, tenne la sera del 16 gennaio 1770 nel nuovissimo Teatrino dell’Accademia da poco inaugurato, capolavoro di Antonio Galli Bibiena voluto dalla Reale Accademia di Scienze Lettere ed Arti istituita dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Le cronache raccontano di un clamoroso successo e gli esperti musicisti presenti all’epoca lo consacrarono come un astro nascente. Con questo episodio si è scritta una delle pagine più significative della storia culturale mantovana e italiana in età teresiana.
Lo spettacolo prende spunto storico dalle lettere, dai documenti, dalla cronaca e dalla musica. La parte in prosa è affidata agli attori dell’Accademia Teatrale “Campogalliani”: Diego Fusari, primo narratore; Andrea Flora, secondo narratore; Adolfo Vaini, Leopold Mozart; Luca Genovesi, Wolfgang Amadeus Mozart; Michele Romualdi, Conte Giorgio d’Arco; Francesca Campogalliani, Signora Sartoretti; Loredana Sartorello, Marchesa Aurelia Cavriani.
Al pianoforte siede Gianmarco Carnazza, allievo del Mº Salvatore Spanò, Direttore del Conservatorio. Il programma musicale prevede le esecuzioni del 2º movimento della Sonata per pianoforte in do maggiore K545 di Mozart, seguita da Mozart Reincarnato di Ennio Morricone, tratto dal film La leggenda del pianista sull’oceano, infine la Fantasia in Re minore KV 397 per pianoforte di Mozart.
MANTOVA
Giovedì alle 21 al Teatro Bibiena si terrà il primo degli eventi ideati e organizzati dalla Campogalliani nell’ambito degli eventi per Mantova Capitale con la collaborazione del Conservatorio Campiani e dell’Accademia Virgiliana
MANTOVA. Giovedì alle 21 al Teatro Bibiena si terrà il primo degli eventi ideati e organizzati dalla Campogalliani nell’ambito degli eventi per Mantova Capitale con la collaborazione del Conservatorio Campiani e dell’Accademia Virgiliana. Questo mese è dedicato al Settecento e la Campogalliani metterà in scenaL’incontro con Mantova di Wolfgang Amadeus Mozart uno spettacolo rievocativo del soggiorno mantovano del giovane musicista salisburghese, accompagnato dal padre Leopold, in occasione del primo viaggio in Italia tra la fine del 1769 e l’inizio del 1770, dopo aver sostato a Rovereto e Verona. «I Mozart arrivarono a Mantova il 10 gennaio 1770 grazie ad una lettera di presentazione del conte Giorgio D’Arco, gran maestro di Corte a Salisburgo, al cugino mantovano Giovan Battista Gherardo - evidenzia una nota dello spettacolo - in città furono ospiti delle più illustri famiglie ed assistettero a ricevimenti e spettacoli teatrali.
La serata più importante fu il memorabile concerto che il giovane Amadeus, all’epoca ancora tredicenne, tenne con il padre nel nuovo Teatrino dell’Accademia la sera del 16 gennaio 1770, riscuotendo un clamoroso successo tra la nobiltà locale e gli esperti musicisti che lo consacrarono astro nascente nel panorama musicale contemporaneo. Il soggiorno mantovano coincide con una delle pagine più significative per la storia del teatro mantovano ed italiano nell’età teresiana, non solo per la presenza del giovane talento musicale, ma anche perché l’episodio resta legato all’inaugurazione dell’incomparabile teatrino di Antonio Galli Bibiena, voluto dalla Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti istituita qualche anno prima dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria».
Lo spettacolo prevede la rievocazione di quei giorni mantovani attraverso la lettura delle cronache dell’epoca, lettere autografe dei Mozart e di altre personalità, sonetti e documenti storici da parte degli attori della Campogalliani che in scena rappresenteranno anche i personaggi indossando eleganti costumi.
Le parti in prosa si alterneranno all’esecuzione dal vivo al piano di alcuni brani musicali da parte del giovanissimo Gianmarco Carnazza, allievo del maestro Salvatore Spanò, direttore del Campiani. Gli interpreti della Campogalliani saranno Andrea Flora e Diego Fusari in veste di narratori, Adolfo Vaini (Leopold Mozart), Luca Genovesi (Wolfgang Amadeus Mozart), Michele Romualdi (il Conte Giorgio D’Arco), Francesca Campogalliani (la signora Sartoretti) e Loredana Sartorello (la marchesa Aurelia Cavriani).
L’Accademia Nazionale Virgiliana custodisce nei propri preziosi archivi il programma musicale originale della serata del 16 gennaio 1770, che verrà distribuito in copia al pubblico. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.