Stefano Benni (1947-vivente)
I suoi romanzi e racconti contengono, non solo tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.
Achille Campanile (1899-1977)
Nel mondo della cultura degli anni Venti, Campanile non tardò a far notare una spiccata vocazione per una composizione anticonvenzionale ed incline alla ricerca dell’effetto.
E’ stato variamente accostato alle ricerche sull’assurdo di Ionesco ed al surrealismo, ma secondo alcune visioni costituirebbe un unicum, un caso pienamente a sé e di non facile comparazione. In particolare Umberto Eco ne analizzò lo stile e la modernità del suo umorismo paradossale e surreale.
Georges Courteline (1858-1929)
E’ stato un poeta, scrittore e drammaturgo francese, nonché accademico di Francia.
Fu un autore dalla spiccata vena umoristica e i suoi lavori di drammaturgo e romanziere sono quasi sempre caratterizzati da una forte vena satirica, spesso esilaranti, comunque beffardi verso le incongruenze notate frequentando l’élite altoborghese parigina del tempo.
Courteline fece dei dialoghi l’arma vincente per disegnare i caratteri che andava definendo nelle sue prose.
Aldo Nicolaj (1920-2004)
Una vita movimentata, dalla deportazione in Germania durante la guerra al soggiorno in Sudamerica come addetto culturale all’Ambasciata del Guatemala, al trasferimento a Roma. Filo conduttore di questi anni e dei successivi è la produzione incessante di testi teatrali, commedie e atti unici.
Nelle sue commedie, molto rappresentate all’estero seppe sperimentare diversi stili, passando con disinvoltura dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo al teatro dell’assurdo.
Karl Valentin (1882-1948)
E’ stato un cabarettista, attore teatrale e produttore cinematografico tedesco, che ha avuto una influenza significativa sulla cultura tedesca al tempo della Repubblica di Weimar.
Esponente di spicco del cabaret tedesco, Valentin fu attore comico di innovazione, tanto da divenire in breve tempo un punto di riferimento per artisti che da lui presero spunto, come il drammaturgo e teorico del teatro tedesco Bertolt Brecht. Scrisse numerosi sketch comici. Leggendaria la sua cooperazione con Liesl Karlstadt. Lo humour talvolta dadaista di Karl Valentin è strettamente legato alla lingua e alla mentalità bavarese.
Cos’hanno in comune autori come Georges Courteline, Achille Campanile, Stefano Benni, Karl Valentin e Aldo Nicolai?
Anche se vissuti in Paesi e periodi diversi, questi autori teatrali sono accomunati da una spiccata vocazione per tutto ciò che è anticonvenzionale e per una sagace vena umoristica.
I dialoghi delle loro opere sono spesso esilaranti, caratterizzati da una forte impronta di ironia e di satira, con cui si prendono gioco beffardamente delle incongruenze della società piccolo borghese in cui vivono.
Spesso contaminati dal Teatro dell’assurdo, scrivono con linguaggio paradossale, farcito di non-sense, giochi di parole, neologismi ed aforismi, creando sul palcoscenico situazioni comiche e surreali.
Dal loro ricco repertorio di commedie, monologhi e dialoghi, gli allievi del Primo Corso di teatro dell’Accademia Campogalliani interpreteranno le opere sopra indicate.
Risate a 360º gradi
Una carrellata di autori comici a Villimpenta e Suzzara, con gli allievi della Scuola di Teatro
14/07/2016
di Maria Luisa Abate
Georges Courteline, Achille Campanile, Stefano Benni, Karl Valentin e Aldo Nicolai sono autori provenienti da Paesi diversi e vissuti in diverse epoche. I loro stili letterari differiscono benché siano accomunati da una fervida vena umoristica. L’attrazione verso l’anticonvenzionale, le radici affondate nel Teatro dell’Assurdo, la capacità di descrivere il mondo in chiave satirica o ricreando situazioni immaginarie sono elementi ricorrenti nelle loro opere, che possiedono la capacità di deridere bonariamente le incongruenze della società piccolo borghese.
I linguaggi satirici, paradossali, farciti di non-sense, giochi di parole, neologismi e aforismi sono i punti cardine sui quali la regia a quattro mani di Maria Grazia Bettini e Mario Zolin ha saputo giostrare azioni sceniche di surreale, esilarante comicità. Interpreti di dialoghi e monologhi, sono gli allievi del Primo Corso di Teatro dell’Accademia “Campogalliani”.
Dopo il successo primaverile riscosso al Teatrino d’Arco, “Ops! Mi scappa da ridere!” affronta una mini tournée in provincia. Venerdì 15 luglio alle ore 21.30 lo spettacolo viene presentato nella rassegna “Teatro in pillole”, nella splendida cornice del Castello Scaligero Gonzaghesco di Villimpenta, con ingresso gratuito. Ci si sposta poi a Suzzara, martedì 19 luglio alle ore 21.30, nell’ambito del calendario “Cinema Teatro e Musica all’aperto” a Piazzalunga Cultura. Ingresso Euro 5.