Dopo tre secoli di onorata carriera sovrannaturale, il fantasma di Sir Simon mai si sarebbe aspettato dalla famiglia Otis una reazione tanto cinica e distaccata. Hiram Otis, politico statunitense, decide, infatti, di acquistare il castello di Canterville e di trasferirvisi con moglie e figli, nonostante i ripetuti avvertimenti sulla scomoda presenza di uno spettro terrificante. La campagna inglese dell’Ottocento è il luogo migliore per cadere vittima di superstizioni e l’americano decide di non dare peso a simili sciocchezze. Da subito Sir Simon impone la sua presenza spettrale, ma la reazione dei nuovi inquilini va al di là di ogni immaginazione. Gli Otis, infatti, non solo non sono terrorizzati, ma addirittura si prendono gioco di lui e vanificano ogni suo travestimento o espediente. Tutto ciò getta Sir Simon in uno stato di profonda depressione e solo la secondogenita, Virginia Otis, sembra poter entrare in relazione empatica con lui e permettergli, finalmente, di guadagnare il meritato riposo. “Il fantasma di Canterville” (1887) è un esilarante racconto del giovane Oscar Wilde, entrato nell’immaginario collettivo di ognuno di noi, e che deve la sua fortuna anche alle sue innumerevoli trasposizioni cinematografiche e teatrali. Il talento di Oscar Wilde è innegabile e in questo racconto non è racchiuso solo il modo passato di pensare, ma anche quello presente e futuro. Il cinismo, la disillusione della famiglia Otis e la tradizione rappresentata da Sir Simon sono le due facce della stessa moneta che ognuno di noi porta sempre in tasca.
Niente è più divertente di una bella storia di fantasmi. Poche sono le forme della narrazione che possono competere con la proverbiale “notte buia e tempestosa”, con i suoi alberi scheletrici, catene cigolanti, case cadenti, fantasmi svolazzanti e cripte ammuffite. Il genio stravagante di Oscar Wilde regala una storia di orrore divertentissima e acuta. La storia di uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana. Il Fantasma di Canterville merita un posto d’onore nel genere gotico perché è un’irriverente antologia dei suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di racconti sono presenti – la casa stregata, l’indelebile macchia di sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione sotterranea, la vicenda tormentata – niente di tutto questo è preso sul serio.
Tra salotti stampati e proiezioni di castelli il fine è proprio di divertire il pubblico fingendo di volerlo spaventare!
Niente è più divertente di una bella storia di fantasmi. Poche sono le forme della narrazione che possono competere con la proverbiale “notte buia e tempestosa”, con i suoi alberi scheletrici, catene cigolanti, case cadenti, fantasmi svolazzanti e cripte ammuffite. Il genio stravagante di Oscar Wilde regala una storia di orrore divertentissima e acuta. La storia di uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana.? Il Fantasma di Canterville merita un posto d’onore nel genere gotico perché è un’irriverente antologia dei suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di racconti sono presenti – la casa stregata, l’indelebile macchia di sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione sotterranea, la vicenda tormentata – niente di tutto questo è preso sul serio.
Tra salotti stampati e proiezioni di castelli il fine è proprio di divertire il pubblico fingendo di volerlo spaventare!
PALAZZO D’ARCO
Domani alle 21.15 nella splendida cornice del cortile d’onore di Palazzo D’Arco torna lo spettacolo in prosa dell’Accademia Teatrale Campogalliani con lo spettacolo di Oscar Wilde “Il fantama di Canterville", diretto da Maria Grazia Bettini. La storia narra della famiglia americana Otis che decide di acquistare un castello inglese che, a detta del venditore e degli altri cittadini, pare sia infestato da un fantasma, lo spettro di Sir Simon. Una storia di fantasmi quindi, uno dei capolavori del genere gotico nato dal genio di Oscar Wilde e messo in scena dalla regista Maria Grazia Bettini sulla riduzione in forma teatrale di Chiara Prezzavento. Fanno parte del cast Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Annalaura Melotti, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani. Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli e la direzione scenica è di Donata Bosco. ».
L.F.
Musica e spettacoli
Sere d’Estate a Palazzo D’Arco: sabato 15 giugno alle ore 21,15 nel cortile d’onore ritorna la prosa e l’Accademia Teatrale Campogalliani con lo spettacolo “Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wilde
MANTOVA – Sere d’Estate a Palazzo D’Arco 2019: sabato 15 giugno alle ore 21,15 nella splendida cornice del cortile d’onore ritornano la prosa e l’Accademia Teatrale Campogalliani con lo spettacolo “Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, nella riduzione teatrale di Chiara Prezzavento e con la regia di Maria Grazia Bettini.
Il giovane Oscar Wilde scrisse ”Il fantasma di Canterville” nel 1887 e, attraverso un racconto umoristico, narra le vicende della famiglia Otis e del fantasma di Sir Simon. Se non hai ancora letto il romanzo, ti proponiamo il riassunto de Il fantasma di Canterville. Il romanzo è ambientato a fine 800, nelle campagne inglesi, e coinvolge la famiglia americana degli Otis, proiettata nel futuro, che decide di acquistare un castello inglese che, a detta del venditore e degli altri cittadini, pare sia infestato da un fantasma.
La famiglia Otis è composta dal capofamiglia, Hiram Otis, politico nordamericano, e la moglie Lucrezia, una bellissima donna dell’alta società americana. Hiram e Lucrezia hanno quattro figli: Washington, il maggiore, è il classico rampollo di una famiglia americana che crede ferocemente nel progresso; Virginia, è una quindicenne timida e romantica, e poi ci sono i terribili gemelli: Stars e Stripes. La famiglia Otis, appena giunta al castello non può che confermare che le voci che gli erano giunte erano reali: il fantasma di Canterville esiste davvero.
Dopo tre secoli di onorata carriera sovrannaturale, il fantasma di Sir Simon mai si sarebbe aspettato dalla famiglia Otis una reazione tanto cinica e distaccata. Hiram Otis, politico statunitense, decide, infatti, di acquistare il castello di Canterville e di trasferirvisi con moglie e figli, nonostante i ripetuti avvertimenti sulla scomoda presenza di uno spettro terrificante. La campagna inglese dell’Ottocento è il luogo migliore per cadere vittima di superstizioni e l’americano decide di non dare peso a simili sciocchezze. Da subito Sir Simon impone la sua presenza spettrale, ma la reazione dei nuovi inquilini va al di là di ogni immaginazione. Gli Otis, infatti, non solo non sono terrorizzati, ma addirittura si prendono gioco di lui e vanificano ogni suo travestimento o espediente. Tutto ciò getta Sir Simon in uno stato di profonda depressione e solo la secondogenita, Virginia Otis, sembra poter entrare in relazione empatica con lui e permettergli, finalmente, di guadagnare il meritato riposo. “Il fantasma di Canterville” (1887) è un esilarante racconto del giovane Oscar Wilde, entrato nell’immaginario collettivo di ognuno di noi, e che deve la sua fortuna anche alle sue innumerevoli trasposizioni cinematografiche e teatrali. Il talento di Oscar Wilde è innegabile e in questo racconto non è racchiuso solo il modo passato di pensare, ma anche quello presente e futuro. Il cinismo, la disillusione della famiglia Otis e la tradizione rappresentata da Sir Simon sono le due facce della stessa moneta che ognuno di noi porta sempre in tasca.
Niente è più divertente di una bella storia di fantasmi. Poche sono le forme della narrazione che possono competere con la proverbiale “notte buia e tempestosa”, con i suoi alberi scheletrici, catene cigolanti, case cadenti, fantasmi svolazzanti e cripte ammuffite. Il genio stravagante di Oscar Wilde regala una storia di orrore divertentissima e acuta. La storia di uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana. Il Fantasma di Canterville merita un posto d’onore nel genere gotico perché è un’irriverente antologia dei suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di racconti sono presenti – la casa stregata, l’indelebile macchia di sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione sotterranea, la vicenda tormentata – niente di tutto questo è preso sul serio. Tra salotti stampati e proiezioni di castelli il fine è proprio di divertire il pubblico fingendo di volerlo spaventare!
La regista Maria Grazia Bettini ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Oscar Wilde commissionando ad una collaudata autrice contemporanea, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento che ha già scritto numerosi testi teatrali messi in scena dalla Campogalliani tra cui appunto il recente “Canto di Natale”, una nuova riduzione in forma teatrale. Lo spettacolo, vede impegnato un numeroso cast di attori: Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Annaluara Melotti, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani. Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di competenza di Donata Bosco.
I posti non sono numerati e i biglietti verranno messi in vendita solo la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20. In caso di pioggia, lo spettacolo sarà rimandato alla sera successiva. Quest’anno la Fondazione D’Arco offre al pubblico presente la possibilità di partecipare, nella sera stessa di ogni evento nel cartellone delle “Sere d’Estate a Palazzo d’Arco”, ad una visita speciale alla affascinante mostra “Lo spirito delle cose. Argenti e preziosi dei conti d’Arco”, allestita in alcune sale di Palazzo d’Arco, con biglietto di ingresso ridotto del 50%. Questa visita, che si svolge dalle 20,30 alle 21,15, in tempo quindi per assistere per intero allo spettacolo, può essere riservata ovviamente ad un numero limitato di 25 partecipanti e deve obbligatoriamente, a differenza dello spettacolo, essere prenotata. L’iter da seguire per cogliere questa opportunità è dunque il seguente: prenotare la visita serale alla mostra al Museo di Palazzo d’Arco al numero 0376/322242 e arrivare alle 20 circa a Palazzo d’Arco per acquistare il biglietto intero per lo spettacolo, che va poi obbligatoriamente esibito alla biglietteria di Palazzo d’Arco per usufruire dell’ingresso scontato alla mostra. Info : www.teatro-campogalliani.it
MANTOVA Dopo il clamoroso successo di “Canto di Natale” di Charles Dickens, che è stato rappresentato per 28 repliche per un totale di oltre 2.000 spettatori, la stagione teatrale dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco prosegue con un altro grande autore della letteratura anglosassone : Oscar Wilde con “Il Fantasma di Canterville” nella versione teatrale di Chiara Prezzavento. Anche per questo lavoro le richieste sono state talmente numerose, che la storica compagnia mantovana ha deciso di riproporre per la terza volta lo spettacolo per tre settimane consecutive, dal 18 gennaio al 2 febbraio con repliche ogni venerdì e sabato sera alle ore 20,45 e la domenica pomeriggio alle ore 16, eccezion fatta per domenica 27 gennaio in cui, per celebrare la Giornata della Memoria, verrà proposta al pubblico la drammatizzazione di “Processo a Dio” di Stefano Massini.
La regista Maria Grazia Bettini che ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Oscar Wilde commissionando ad una collaudata autrice contemporanea, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento che ha già scritto numerosi testi teatrali messi in scena dalla Campogalliani tra cui appunto il recente “Canto di Natale”, una nuova riduzione in forma teatrale.
Il giovane Oscar Wilde scrisse ”Il fantasma di Canterville” nel 1887 e, attraverso un racconto umoristico, narra le vicende della famiglia Otis e del fantasma di Sir Simon. Se non hai ancora letto il romanzo, ti proponiamo il riassunto de Il fantasma di Canterville.
Il romanzo è ambientato a fine 800, nelle campagne inglesi, e coinvolge la famiglia americana degli Otis, proiettata nel futuro, che decide di acquistare un castello inglese che, a detta del venditore e degli altri cittadini, pare sia infestato da un fantasma.
La famiglia Otis è composta dal capofamiglia, Hiram Otis, politico nordamericano, e la moglie Lucrezia, una bellissima donna dell’alta società americana. Hiram e Lucrezia hanno quattro figli: Washington, il maggiore, è il classico rampollo di una famiglia americana che crede ferocemente nel progresso; Virginia, è una quindicenne timida e romantica, e poi ci sono i terribili gemelli: Stars e Stripes.
La famiglia Otis, appena giunta al castello non può che confermare che le voci che gli erano giunte erano reali: il fantasma di Canterville esiste davvero.
Il fantasma in questione è Sir Simon, nobiluomo del Cinquecento, condannato a vagare tra le stanze che un tempo gli appartenevano per aver ucciso sua moglie, Lady Eleanor.
Ai tempi della loro esistenza, Sir Simon uccise Lady Eleanor in seguito ad uno scatto d’ira nato a causa dell’incapacità della donna di svolgere le faccende domestiche.
L’anima di Sir Simon verrà liberata da questa condanna solo se, secondo quanto recita un’antica profezia, una giovane dall’animo puro verserà lacrime per un peccatore.
A dispetto di quanto si possa pensare, la famiglia Otis non è affatto spaventata dalla presenza del fantasma di Sir Simon e, col passare del tempo, trasforma quell’antico castello in una classica dimora di campagna Made in USA.
I vivaci gemelli non fanno che prendere in giro Sir Simon mentre Washington prova a smacchiare la chiazza di sangue di Lady Eleanor che, puntualmente, ricompare.
Il fantasma di Sir Simon inizia, così, ad isolarsi e a comparire sempre più di rado mentre la famiglia continua ad ambientarsi e a fare amicizia con il vicinato.
Chi passa più tempo in casa è Virginia che, nel frattempo, si è fidanzata con il giovane e nobile vicino Lord Cecil.
La ragazza, un giorno, scompare nei meandri del castello con il fantasma di Sir Simon che le confida le sue tristezze e i suoi dolori. Virginia, dall’animo romantico, inizia a piangere per la sorte di Sir Simon e si compie, così, la profezia.
Virginia mostra ai familiari la stanza dove era stato rinchiuso Sir Simon quando era ancora in vita e qui ritrovano i resti del corpo a cui danno, finalmente, una degna sepoltura. Andando avanti nel tempo, Virginia, donna ormai adulta, sceglie di non svelare con esattezza cosa accadde quando i due sparirono tra i meandri del castello.
Lo spettacolo, vede impegnato un numeroso cast di attori: Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Margherita Governi, Annaluara Melotti, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani. Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di competenza di Donata Bosco.
Le prenotazioni, per questo spettacolo e per tutti quelli in cartellone, sono già aperte presso la biglietteria del Teatrino D’Arco e si possono effettuare dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363 – biglietteria@teatro.campogalliani.it).
MANTOVA - Tempo libero
MANTOVA. Dopo il clamoroso successo di “Canto di Natale” di Charles Dickens, che è stato rappresentato per 28 repliche per un totale di oltre 2.000 spettatori, la stagione teatrale dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco prosegue con un altro grande autore della letteratura anglosassone: Oscar Wilde con “Il Fantasma di Canterville” nella versione teatrale di Chiara Prezzavento.
Anche per questo lavoro le richieste sono state talmente numerose, che la storica compagnia mantovana ha deciso di riproporre per la terza volta lo spettacolo per tre settimane consecutive, da domani (18 gennaio) al 2 febbraio con repliche ogni venerdì e sabato sera alle 20,45 e la domenica pomeriggio alle 16, eccezion fatta per domenica 27 gennaio in cui, per celebrare la Giornata della Memoria, verrà proposta la drammatizzazione di “Processo a Dio” di Stefano Massini.
La registaMaria Grazia Bettini ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Wilde commissionando ad una collaudata autrice, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento una nuova riduzione in forma teatrale. In scena Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Margherita Governi, Annaluara Melotti, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani. Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di Donata Bosco. Prenotazioni aperte al Teatrino D’Arco ( dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363, biglietteria@teatro.campogalliani.it).
16 gennaio 2018
Dopo il grande successo ottenuto con il “Canto di Natale” di Charles Dickens, che è stato rappresentato per ben 28 repliche per un totale di oltre 2.000 spettatori, la stagione teatrale dell’Accademia Teatrale Campogalliani al Teatrino di Palazzo D’Arco prosegue con un altro grande autore della letteratura anglosassone: Oscar Wilde con “Il Fantasma di Canterville” nella versione teatrale di Chiara Prezzavento.
Anche per questo lavoro le richieste sono state talmente numerose, che la storica compagnia mantovana ha deciso di riproporre per la terza volta lo spettacolo per tre settimane consecutive, dal 18 gennaio al 2 febbraio con repliche ogni venerdì e sabato sera alle ore 20,45 e la domenica pomeriggio alle ore 16, eccezion fatta per domenica 27 gennaio in cui, per celebrare la Giornata della Memoria, verrà proposta al pubblico la drammatizzazione di “Processo a Dio” di Stefano Massini.
La regista Maria Grazia Bettini che ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Oscar Wilde commissionando ad una collaudata autrice contemporanea, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento che ha già scritto numerosi testi teatrali messi in scena dalla Campogalliani tra cui appunto il recente “Canto di Natale”, una nuova riduzione in forma teatrale.
Lo spettacolo, vede impegnato un numeroso cast di attori: Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Margherita Governi, Annaluara Melotti, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani.
Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di competenza di Donata Bosco.
Il giovane Oscar Wilde scrisse ”Il fantasma di Canterville” nel 1887 e, attraverso un racconto umoristico, narra le vicende della famiglia Otis e del fantasma di Sir Simon. Se non hai ancora letto il romanzo, ti proponiamo il riassunto de Il fantasma di Canterville.
Il romanzo è ambientato a fine 800, nelle campagne inglesi, e coinvolge la famiglia americana degli Otis, proiettata nel futuro, che decide di acquistare un castello inglese che, a detta del venditore e degli altri cittadini, pare sia infestato da un fantasma.
La famiglia Otis è composta dal capofamiglia, Hiram Otis, politico nordamericano, e la moglie Lucrezia, una bellissima donna dell’alta società americana. Hiram e Lucrezia hanno quattro figli: Washington, il maggiore, è il classico rampollo di una famiglia americana che crede ferocemente nel progresso; Virginia, è una quindicenne timida e romantica, e poi ci sono i terribili gemelli: Stars e Stripes.
La famiglia Otis, appena giunta al castello non può che confermare che le voci che gli erano giunte erano reali: il fantasma di Canterville esiste davvero.
Il fantasma in questione è Sir Simon, nobiluomo del Cinquecento, condannato a vagare tra le stanze che un tempo gli appartenevano per aver ucciso sua moglie, Lady Eleanor.
Ai tempi della loro esistenza, Sir Simon uccise Lady Eleanor in seguito ad uno scatto d’ira nato a causa dell’incapacità della donna di svolgere le faccende domestiche.
L’anima di Sir Simon verrà liberata da questa condanna solo se, secondo quanto recita un’antica profezia, una giovane dall’animo puro verserà lacrime per un peccatore.
A dispetto di quanto si possa pensare, la famiglia Otis non è affatto spaventata dalla presenza del fantasma di Sir Simon e, col passare del tempo, trasforma quell’antico castello in una classica dimora di campagna Made in USA.
I vivaci gemelli non fanno che prendere in giro Sir Simon mentre Washington prova a smacchiare la chiazza di sangue di Lady Eleanor che, puntualmente, ricompare.
Il fantasma di Sir Simon inizia, così, ad isolarsi e a comparire sempre più di rado mentre la famiglia continua ad ambientarsi e a fare amicizia con il vicinato.
Chi passa più tempo in casa è Virginia che, nel frattempo, si è fidanzata con il giovane e nobile vicino Lord Cecil.
La ragazza, un giorno, scompare nei meandri del castello con il fantasma di Sir Simon che le confida le sue tristezze e i suoi dolori. Virginia, dall’animo romantico, inizia a piangere per la sorte di Sir Simon e si compie, così, la profezia.
Virginia mostra ai familiari la stanza dove era stato rinchiuso Sir Simon quando era ancora in vita e qui ritrovano i resti del corpo a cui danno, finalmente, una degna sepoltura. Andando avanti nel tempo, Virginia, donna ormai adulta, sceglie di non svelare con esattezza cosa accadde quando i due sparirono tra i meandri del castello.
Le prenotazioni, per questo spettacolo e per tutti quelli in cartellone, sono già aperte presso la biglietteria del Teatrino D’Arco (piazza Carlo d’Arco – Mantova) e si possono effettuare dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363 – biglietteria@teatro.campogalliani.it).
TEATRO
MANTOVA. Un fantasma fa ridere e riempie il Teatrino d’Arco da dicembre. E non è finita: la Campogalliani ha aggiunto date su date: oggi, venerdì 19 gennaio, domani, sabato 20 (20.45) e domenica alle 16 e il 26, 27 e 28, sempre alle 20.45. «Oltre non si può, perché va in scena Trigamo, grazie al quale abbiamo recitato per la terza volta all’Olimpico di Vicenza» ci spiega Diego Fusari. Alla fine saranno quindi 33 repliche con 2.500 spettatori. Come il Teatro Sociale sempre esaurito per tre sere.
Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde piace moltissimo: un duca uccise la moglie alla fine del ‘500 e da tre secoli il suo fantasma infesta il castello, tanto che l’ultimo discendente lo vende al console americano, che viene a viverci con moglie, figlia sui 17 anni, primogenito sui 15 e due gemelli tremendi. Da “infrangitore di convenzioni”, ricorda al pubblico la sceneggiatrice Chiara Prezzavento prima che si alzi il sipario, Oscar Wilde si diverte a ribaltare i i luoghi comuni britannici sui fantasmi, di cui si parla persino la notte di Natale. La regia di Maria Grazia Bettini mantiene l’ironia e la leggerezza della favola di Wilde, sottolineando con garbo le manie, le piccole superbie inglesi e il pragmatismo dinamico ed efficientista degli americani che semplificando perdono le sfumature e molto altro.
Bettini e Prezzavento hanno utilizzato al meglio le forze in campo: l’inappuntabile Francesca Campogalliani, nel ruolo della governante Umney, che al fantasma e alla macchia secolare sul tappeto pare affezionata ritenendoli emblemi della dinastia. Un nitrito da cavallo che le sfugge la caratterizza ancora di più senza farne una macchietta. Solo verso la fine, quando si aprono spiragli positivi grazie alla fanciulla americana, ecco che sta per sciogliersi, ma ferma immediatamente il cedimento e torna al solito aplomb.
Ci sono poi Michele Romualdi (Lord Canterville), Giancarlo Braglia (il console), Martina Ginelli (la moglie), Beatrice Ruggerini (la figlia Virginia), Federico Cantarelli (il figlio Washington), Davide e Simone Cantarelli (i gemelli), Daniele Pizzoli (Sir Simon, il fantasma), Luca Genovesi (il fidanzato di Virginia), Andrea Frignani e Nicholas Ghion (Stubbins).
Con i tre Cantarelli Il fantasma di Canterville segna anche l’entrata in scena della quarta generazione Campogalliani, il papà dei giovanissimi attori è infatti il figlio di Francesca. Il musicista Ettore Campogalliani (maestro di Pavarotti) che fondò l’accademia teatrale nel 1946 per ricordare il padre Francesco burattinaio e attore, è insomma il loro bisnonno.
Un successo di pubblico come questo del fantasma, la Campogalliani lo ricorda solo nei primi anni ’90 con Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, che però è anche lo spettacolo teatrale più visto al mondo. Arrivò a 44 repliche.
Canterville fu proposto due anni fa nei Lunedì a tema, sui fantasmi, in forma di breve lettura. «Piacque molto – ricorda il direttore artistico Maria Grazia Bettini - e ne abbiamo fatto uno spettacolo. D’estate a Parco delle Bertone attirò oltre 400 spettatori. Decidemmo di rimetterlo in cartellone e abbiamo avuto la sorpresa di un pubblico nuovo, tante famiglie con bambini innamorati del fantasma e dei terribili gemelli».
Maria Antonietta Filippini
La Campogalliani in scena. "Il Fantasma di Canterville" di Oscar Wilde nella inedita versione teatrale di Chiara Prezzavento e con l’aggiunta di alcune scene scritte per l’occasione, verrà riproposto al Teatrino di Palazzo D’Arco a partire da oggi alle ore 20.45 fino a domenica 21 gennaio, compresa la sera di San Silvestro per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Lo spettacolo è diretto da Maria Grazia Bettini, che ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Oscar Wilde commissionando a una collaudata autrice contemporanea, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento che ha già scritto numerosi testi teatrali messi in scena dalla Campogalliani, una nuova riduzione in forma teatrale. Il giovane Oscar Wilde scrisse "Il fantasma di Canterville" nel 1887 e, attraverso un racconto umoristico, narra le vicende della famiglia Otis e del fantasma di Sir Simon. Lo spettacolo, vede impegnato un numeroso cast di attori: Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Beatrice Ruggerini, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani.Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di competenza di Donata Bosco.Le repliche proseguiranno fino al 21 gennaio al venerdì e sabato sera alle ore 20.45 e le domeniche pomeriggio alle ore 16.Le prenotazioni sono già aperte alla biglietteria del Teatrino D’Arco e si possono effettuare dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363 - biglietteria@teatro.campogalliani.it).
Il Ritorno del Fantasma
Domani sera torna il Fantasma di Canterville...
Ebbene sì: dopo il successo del breve giro di repliche la primavera scorsa, ecco che Sir Simon con le sue catene, l’irreprimibile famiglia Otis e lo staff di Canterville Chase ritornano al D’Arco – in una versione riveduta e ampliata.
Perché, come diceva ieri sera alla prova generale la regista Maria Grazia Bettini, “qui tutto è un continuo work-in-progress”⦠Per cui, anche se avete già visto il Fantasma ad aprile, potreste voler tornare per scoprirne di più sulla Macchia di Canterville, sul metodo scientifico di Washington Otis, sul corteggiamento del Duca di Cheshire, sui gusti artistici di Mrs. Umney...
Sappiamo tutti, nevvero? che parte del fascino del teatro è proprio il modo in cui non esistono due recite uguali. Per quante volte si torni a vedere lo stesso spettacolo, sarà sempre un’esperienza diversa e irripetibile – grazie a quella corrente viva (e non sempre prevedibilissima) che crepita tra palco e platea. Per di più, questa volta ci sono novità e sorprese...
E naturalmente c’è lo humour di Oscar Wilde, c’è la brillante regia di Grazia Bettini, ci sono i bravissimi attori della Campogalliani... che ne dite di venire – o tornare – a vederci?
Si debutta domani sera e si replica fino al 21 di gennaio – inclusa la sera di San Silvestro. Informazioni e prenotazioni qui (scorrete fino in fondo alla pagina) – o al numero 0376 325363, dal mercoledì al sabato tra le 17 e le 18.30.
Vi aspettiamo!
“Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wilde nella inedita versione teatrale di Chiara Prezzavento e con l’aggiunta di alcune scene scritte per l’occasione, verrà riproposto dall’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani di Mantova, al Teatrino di Palazzo D’Arco a partire da sabato 2 dicembre alle ore 20,45 fino a domenica 21 gennaio, compresa la sera di San Silvestro per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Lo spettacolo è diretto da Maria Grazia Bettini che ha voluto mettere in scena questo divertente e famosissimo romanzo di Oscar Wilde commissionando ad una collaudata autrice contemporanea, nonché grande esperta di letteratura inglese quale Chiara Prezzavento che ha già scritto numerosi testi teatrali messi in scena dalla Campogalliani, una nuova riduzione in forma teatrale.
Il giovane Oscar Wilde scrisse ”Il fantasma di Canterville” nel 1887 e, attraverso un racconto umoristico, narra le vicende della famiglia Otis e del fantasma di Sir Simon. Se non hai ancora letto il romanzo, ti proponiamo il riassunto de Il fantasma di Canterville.
Il romanzo è ambientato a fine 800, nelle campagne inglesi, e coinvolge la famiglia americana degli Otis, proiettata nel futuro, che decide di acquistare un castello inglese che, a detta del venditore e degli altri cittadini, pare sia infestato da un fantasma.
La famiglia Otis è composta dal capofamiglia, Hiram Otis, politico nordamericano, e la moglie Lucrezia, una bellissima donna dell’alta società americana. Hiram e Lucrezia hanno quattro figli: Washington, il maggiore, è il classico rampollo di una famiglia americana che crede ferocemente nel progresso; Virginia, è una quindicenne timida e romantica, e poi ci sono i terribili gemelli: Stars e Stripes.
La famiglia Otis, appena giunta al castello non può che confermare che le voci che gli erano giunte erano reali: il fantasma di Canterville esiste davvero.
Il fantasma in questione è Sir Simon, nobiluomo del Cinquecento, condannato a vagare tra le stanze che un tempo gli appartenevano per aver ucciso sua moglie, Lady Eleanor.
Ai tempi della loro esistenza, Sir Simon uccise Lady Eleanor in seguito ad uno scatto d’ira nato a causa dell’incapacità della donna di svolgere le faccende domestiche.
L’anima di Sir Simon verrà liberata da questa condanna solo se, secondo quanto recita un’antica profezia, una giovane dall’animo puro verserà lacrime per un peccatore.
A dispetto di quanto si possa pensare, la famiglia Otis non è affatto spaventata dalla presenza del fantasma di Sir Simon e, col passare del tempo, trasforma quell’antico castello in una classica dimora di campagna Made in USA.
I vivaci gemelli non fanno che prendere in giro Sir Simon mentre Washington prova a smacchiare la chiazza di sangue di Lady Eleanor che, puntualmente, ricompare.
Il fantasma di Sir Simon inizia, così, ad isolarsi e a comparire sempre più di rado mentre la famiglia continua ad ambientarsi e a fare amicizia con il vicinato.
Chi passa più tempo in casa è Virginia che, nel frattempo, si è fidanzata con il giovane e nobile vicino Lord Cecil.
La ragazza, un giorno, scompare nei meandri del castello con il fantasma di Sir Simon che le confida le sue tristezze e i suoi dolori. Virginia, dall’animo romantico, inizia a piangere per la sorte di Sir Simon e si compie, così, la profezia.
Virginia mostra ai familiari la stanza dove era stato rinchiuso Sir Simon quando era ancora in vita e qui ritrovano i resti del corpo a cui danno, finalmente, una degna sepoltura. Andando avanti nel tempo, Virginia, donna ormai adulta, sceglie di non svelare con esattezza cosa accadde quando i due sparirono tra i meandri del castello.
Lo spettacolo, vede impegnato un numeroso cast di attori: Daniele Pizzoli, Giancarlo Braglia, Martina Ginelli, Beatrice Ruggerini, Federico, Davide e Simone Cantarelli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Francesca Campogalliani e Andrea Frignani. Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, le luci curate da Giorgio Codognola, le musiche selezionate da Nicola Martinelli, la direzione scenica è di competenza di Donata Bosco.
Le repliche proseguiranno fino al 21 gennaio al venerdì e sabato sera alle ore 20,45 e le domeniche pomeriggio alle ore 16,00.
Le prenotazioni sono già aperte presso la biglietteria del Teatrino D’Arco e si possono effettuare dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 18,30 (tel. 0376 325363 – biglietteria@teatro.campogalliani.it).
“Il fantasma di Canterville” in scena nel giardino romantico
L’esilarante opera di Oscar Wilde nelle suggestive ambientazioni del giardino romantico. Oggi la Campogalliani torna a esibirsi al Parco Bertone con un grande classico della letteratura inglese, Il fantasma di Canterville, nella traduzione e riduzione teatrale di Chiara Prezzavento. La regia è di Maria Grazia Bettini, che guida un cast prestigioso e numeroso: nel teatro sotto le stelle si alterneranno Michele Romualdi (Lord Canterville), Giancarlo Braglia (Hiram B. Otis), Andrea Frignani E Nicolas Ghion (Stubbins), Martina Ginelli (La signora Otis), Margherita Governi (Virginia Otis), Davide e Simone Cantarelli (Lewis & Clarke), Federico Cantarelli (Washington Otis), Francesca Campogalliani (La signora Umney), Daniele Pizzoli (Sir Simon), Luca Genovesi (Cecil Stilton). A loro il compito di narrare una storia di orrore divertentissima e acuta, di uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana. «Il genio stravagante di Oscar Wilde - sottolineano gli organizzatori - merita con quest’opera un posto d’onore nel genere gotico, perché è un’irriverente antologia dei suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di racconti sono presenti - la casa stregata, l’indelebile macchia di sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione sotterranea, la vicenda tormentata - niente di tutto questo è preso sul serio». Tra salotti stampati e proiezioni di castelli, il fine è quello di divertire il pubblico fingendo di volerlo spaventare. Inserito nella rassegna "Estate alle Bertone" promossa dal Parco del Mincio, lo spettacolo stasera inizierà alle 21.30 (ingresso serale al Parco 4 euro). «Dopo tre secoli di onorata carriera sovrannaturale, il fantasma di Sir Simon mai si sarebbe aspettato dalla famiglia Otis una reazione tanto cinica e distaccata - anticipa una nota dedicata all’opera - Hiram Otis, politico statunitense, decide, infatti, di acquistare il castello e la tenuta di Canterville, in Inghilterra, e di trasferirvisi con moglie e figli, nonostante i ripetuti avvertimenti sulla scomoda presenza di uno spettro terrificante. La campagna inglese dell’Ottocento è il luogo migliore per cadere vittima di superstizioni e l’americano decide di non dare peso a simili sciocchezze. Da subito Sir Simon, impone la sua presenza spettrale, ma la reazione dei nuovi inquilini va al di là di ogni immaginazione. Gli Otis, infatti, non solo non sono terrorizzati, ma addirittura si prendono gioco del fantasma e vanificano ogni suo travestimento o espediente grazie a dei moderni ritrovati statunitensi. Tutto ciò getta Sir Simon in uno stato di profonda depressione e solo la secondogenita, Virginia Otis, sembra poter entrare in relazione empatica con lui e permettergli, finalmente, di guadagnare il meritato riposo». Il fantasma di Canterville (1887) è un esilarante racconto del giovane Oscar Wilde, entrato nell’immaginario collettivo di ognuno di noi, e che deve la sua fortuna anche alle sue innumerevoli trasposizioni cinematografiche e teatrali. La rassegna proseguirà sabato 29 luglio con un altro cammeo della Campogalliani, protagonista dell’opera di Katherine Kressmann Taylor "Destinatario sconosciuto" (ore 21:30). Per informazioni consultare il sito www.parcodelmincio.it.
93%
“ECCELLENTE”
Bella rappresentazione, ottima interpretazione da parte di tutto il cast.
È stato tutto molto bello e divertente.....complimenti a tutti gli attori
Meravigliosi, frizzante rappresentazione!
Ritengo che la storia sia stata ben rappresentata e ha risposto correttamente alle aspettative del pubblico.